Nuovo parcheggio pertinenziale: ritorna il mercato e "chiude" l'entrata al garage
Un muro fatto di scatole di scarpe ostruisce la rampa di accesso al nuovo parcheggio pertinenziale Esterle. La scena si è verificata ieri mattina in occasione del ritorno sulla strada delle bancarelle del mercato del giovedì, dopo più di un anno di “esilio” in via Belenzani imposto proprio dai lavori di realizzazione del parcheggio, ed è una scena che sembra destinata a ripetersi tutti i giovedì mattina. Il Comune ha infatti riassegnato gli spazi agli ambulanti dove li avevano già prima dell’apertura del cantiere, ad eccezione di un paio di bancarelle che erano sistemate dove adesso c’è la rampa e sono state spostate in via Verdi.
Certo la comparsa dei bancali colmi di scarpe proprio davanti all’ingresso del parcheggio interrato è stata una sorpresa. Non gradita dai 53 residenti che hanno acquistato box e posti auto lì sotto e che si trovano nella prospettiva di rinunciare al loro prezioso spazio sotterraneo una volta alla settimana. Maurizio Daldon, presidente della cooperativa che ha realizzato l’opera, è sconcertato: «Avevamo discusso diverse volte col Comune e sembrava un problema già risolto. Lì siamo nel tratto finale di via Esterle e si pensava di modificare la viabilità permettendo di uscire verso via Travai, magari spostando in accordo con Trentino Trasporti una delle fermate dell’autobus su quella via per migliorare la sicurezza». Ma evidentemente a Palazzo Thun dalle parole non si è passati ai fatti.
«Stamattina - prosegue Daldon - sono stato investito dalle telefonate dei soci arrabbiati. E l’impresa che doveva entrare e fare lavori di rifinitura non ha potuto accedere».
Il parcheggio è ormai finito ed è stato collaudato ma non è ancora agibile. Lo sarà presumibilmente in marzo, risolti gli ultimi adempimenti. Ma la prospettiva di averlo a disposizione a corrente alternata risulta ovviamente indigesta. Già ieri il presidente della cooperativa ha scritto a sindaco e assessori del Comune per rinnovare la richiesta di poter accedere e uscire anche nei giorni di mercato. «Diversamente - spiega nella nota - i proprietari sarebbero costretti a cercare alternative di parcheggio in una zona dove non solo sono scarsi ma dove la sosta è comunque consentita solo col pagamento di una tariffa oraria di 1 euro e mezzo». A conti fatti questo si traduce in una spesa di circa 600 euro all’anno che vanno ad aggiungersi all’investimento fatto con l’acquisto del posto auto sotterraneo. «Si fa presente - conclude Daldon nella missiva - che lo spazio richiesto per l’accesso e l’uscita dal garage è tale che non andrebbe minimamente a intralciare il regolare svolgimento di mercati e fiere».
Vero è che essendo via Esterle in quel tratto a senso unico da sud a nord il giovedì mattina il transito in uscita dal parcheggio sarebbe comunque impedito dalle altre bancarelle. Ma proprio per questo la cooperativa aveva chiesto di permettere il senso contrario nei venti metri finali della strada, o in alternativa aveva proposto di allargare alla via la zona a traffico limitato (esclusi i residenti).
L’ambulante Scapin, del tutto incolpevole, fa presente di essere un commerciante storico del mercato trentino, che frequenta fin dai tempi in cui si svolgeva in via Sanseverino. «Dove vuole che mi mettano? - Alza le spalle, - io sono qui da una vita. Certo in via Belenzani nell’ultimo anno facevo più affari ma non credo che mi faranno tornare lì». Fabrizio Pavan, responsabile dell’Anva, l’associazione degli ambulanti, sostiene da parte sua che la chiusura del giovedì mattina era un sacrificio già noto fin dall’inizio: «Si sapeva benissimo che le bancarelle sarebbero tornate lì». Per ora insomma il muro di scarpe resterà al suo posto, ogni giovedì mattina.