Chiuso un bar alla Portela «turbato l'ordine pubblico» sanzioni anche ai clienti
Chiuso per «turbamento dell’ordine pubblico» un bar-minimarket alla Portela di Trento, zona «calda» da tempo. Come spiega un comunicato, «A seguito dei numerosi controlli effettuati dalle Forze dell’ordine nella zona di Piazza della Portela a Trento, finalizzati, in particolar modo, alla prevenzione di attività illegali relative allo spaccio di stupefacenti, è stata disposta, con parere favorevole del presidente della Provincia, come previsto dallo Statuto d’Autonomia, la sospensione dell’attività di un esercizio commerciale operante in quella zona».
Il provvedimento, disposto dalla Questura, è motivato dal fatto che «le attività di controllo hanno accertato, nei pressi dell’esercizio, alcuni episodi di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica che hanno visto coinvolti, a vario titolo, i clienti del negozio, alcuni dei quali sono stati denunciati. Ad uno dei soci, proprietari dell’esercizio, inoltre, sono stati elevati 3 verbali di accertamento per il mancato rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento dell’epidemia Covid-19».
Immediato il commento di Fugatti: «Ringrazio il questore Cracovia e gli agenti di polizia, carabinieri e vigili urbani - ha commentato – per la preziosa e costante attività di controllo, in una zona davvero “sensibile” della città di Trento, al centro di numerose proteste dei cittadini residenti e dei commercianti che lì operano nel rispetto delle regole. Il presidio del territorio ed il contrasto allo spaccio di stupefacenti è uno dei principali impegni della Giunta provinciale che abbiamo portato avanti in questi mesi, concretizzandolo in numerose attività di controllo e di prevenzione che sono state possibili grazie alla collaborazione delle autorità competenti».
Stranamente nel comunicato stampa della giunta provinciale non viene citato, però, il contributo delle «guardie giurate» pagate dalla Provincia con un contratto di 50 mila euro per le «ronde» nel centro storico e in particolare a Santa Maria.
IANESELLI: "SCHIENA DRITTA E LAVORARE PER LA VIVIBILITA'
La prima reazione è quella del candidato sindaco Franco Ianeselli, che ha commentato: «La chiusura per un mese imposta poco fa al minimarket all’angolo tra via Roma e piazza della Portella, diventato da tempo luogo di spaccio e di illegalità, è una notizia che ci deve insegnare qualcosa. Non solo perché ripristina un principio di giustizia in una zona di Trento che lo chiede da tempo, ma soprattutto perché può servire a tutti noi come esempio. Ci sono infatti tre aspetti fondamentali in questa chiusura.
Innanzitutto c’è la schiena diritta dei residenti, la forza e la perseveranza di una comunità che ha scelto di non abbassare lo sguardo e di difendere la qualità della vita del proprio quartiere. Persone che quando si sono sentite sole e un po’ abbandonate dalle istituzioni, si sono unite in comitati, trovando insieme la forza di proporre soluzioni e far valere i propri diritti.
C’è poi la chiusura forzata come azione di repressione. Una parola forte e che non si usa volentieri. Una parola che richiama però un’azione che è importante sapere possa essere esercitata, mantenendo la speranza di doverla applicare il meno possibile, ma anche custodendo la forza del monito che contiene verso qualsiasi illegalità: le istituzioni, la comunità, la città sono più forti di voi. Qualcosa per cui ringraziare il lavoro congiunto di Polizia Locale, Polizia, Carabinieri.
Infine l’ultimo passo. Ora che le serrande di quel negozio sono chiuse, per tutti, e per il Comune davanti a tutti, è necessario abitare quegli spazi e sostituirsi a chi li affliggeva. Dimostrando così il valore e la forza tranquilla di una comunità unita».
IL PLAUSO DI BISESTI
Sull'ordinanza è intervenuto anche il segretario della Lega Trentino: «Bene la decisione del questore che ha previsto la chiusura per un mese del minimarket all'angolo tra Via Roma e Piazza della Portella. Si tratta di un atto importante, che dimostra l'attenzione da parte dello Stato verso le tante richieste fatte negli anni dalla Lega che hanno da sempre richiesto interventi forti e risoluti per l'area per ristabilire la legalità. Con quanto avvenuto non si può dire conclusa la questione, ma certo è un segnale molto importante e per questo ringrazio il questore e suoi uomini. Il destino della Portela e della questione della sicurezza dipenderà però dalle scelte della futura amministrazione comunale. Chi sta ancora amministrando Trento ha purtroppo ignorato i nostri appelli per troppi anni, permettendo al degrado di diventare padrone del quartiere. La Lega ha sempre agito nell'interesse esclusivo dei suoi cittadini anche se per la compagine di centro sinistra la questione sicurezza era solo un nostro problema di percezione».