Scoperto dopo un anno il vandalo che rompeva i vetri delle auto a Spini: è un anziano del posto
«Da oltre un anno subivamo continue spaccate ai vetri delle auto in sosta: sempre di notte, sempre nei parcheggi all'aperto delle case Itea di via Pont dei Vodi.
Non ne potevamo più» spiegava ieri sera una residente di Spini. E ieri all'alba, attorno alle 5.30, dopo mesi di appostamenti e le numerose richieste di controlli alle forze dell'ordine, finalmente la svolta: il folle danneggiatore seriale è stato colto in fallo da una addetta alle pulizie e da un ragazzo di passaggio.
Un uomo infatti, con fare guardingo, stava per lanciare una grossa pietra su un'auto parcheggiata: immediata la segnalazione alle forze dell'ordine che tuttavia, almeno nei primi istanti, non sono potute intervenire.
Sono bastate comunque le urla e i richiami dei testimoni per far uscire sui balconi molte famiglie, esasperate dai continui vandalismi. Munito di una borsa con all'interno un masso di dimensioni ragguardevoli, l'uomo si stava aggirando da qualche minuto fra le auto nella zona più riparata del parcheggio; un comportamento che ha messo sul chi va là la donna addetta alle pulizie, che era ben a conoscenza della serie di casi di vandalismo.
L'uomo, piuttosto anziano, è un italiano residente nelle stesse case Itea; dopo l'individuazione è riuscito a fuggire precipitosamente all'interno del proprio appartamento. La cosa non ha impedito che si formasse in pochi minuti un primo capannello di persone nel piazzale, mentre nella giornata di ieri non sono mancati momenti di tensione all'esterno della casa da parte di persone danneggiate dai folli atti dell'uomo.
«Molti di noi sono stati danneggiati da questa persona, qualcuno ha speso anche 1000 euro per riparare i vetri della propria macchina. Ora chiediamo a Itea un provvedimento esemplare, vogliamo che questo soggetto venga allontanato al più presto» spiega una delle inquiline Itea vittima nelle scorse settimane di una delle spaccate.
Tutti i vetri delle auto danneggiate (circa una quindicina in un anno e mezzo) sono stati distrutti con il lancio di un masso, solitamente rinvenuto all'interno degli abitacoli. Non è dato conoscere le motivazioni della serie di atti criminali, non essendo infatti emersi dei legami nel corso dei mesi fra i vari casi, accomunati soltanto dall'essere avvenuti nell'arco di un centinaio di metri fra il parcheggio Itea e delle aree limitrofe.