Un anno nero per i circoli anziani dell'Argentario

di Giorgio Battocchio

In questo sciagurato 2020 che volge al termine un pensiero particolare deve andare al mondo degli anziani, fascia di età particolarmente colpita dal Covid19 sia da un punto di vista fisico, per l'alto tasso di mortalità, sia dal punto di vista psicologico per le problematiche causate dal coronavirus e legate al venir meno dei momenti di socializzazione. Senza per questo togliere nulla alle altre fasce di età che hanno dovuto affrontare altre tipologie di difficoltà. Ma troppi anziani muoiono in solitudine.

Si ricordano a tal proposito due dati significativi della città di Trento e della Valle dell'Adige forniti nel dicembre 2019 dall'allora assessora Mariachiara Franzoia: il 23% della popolazione è over 65 e quasi 12% è over 75enne; il 40% delle famiglie è unipersonali e, di questo 40%, il 50% è formato da anziani soli.
Morti e sofferenze psicologiche hanno colpito anche gli anziani, più o meno noti, della Circoscrizione Argentario provocando costernazione e rammarico nei Circoli anziani e nell'associazione Telefono d'Argento operanti sul territorio.

I Circoli in Argentario sono cinque come i principali sobborghi: Cognola, Martignano, Montevaccino, San Donà e Villamontagna con circa un migliaio di iscritti totali.
Un diffuso disagio e una grande preoccupazione vengono espressi dai presidenti in vista del periodo natalizio quando, anche a causa di regole nazionali e trentine anticontagio, saranno amplificati i momenti di isolamento di coloro che già vivono da soli.

L'ordinanza del 4 dicembre del presidente Fugatti è chiara: "...in merito alla sospensione delle attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, si specifica che sono sospese le attività in presenza nei centri per anziani e nei luoghi ad essi assimilati che hanno finalità meramente ludico-ricreative o di socializzazione o animazione e che comunque non costituiscono servizi pubblici essenziali". Così alla diffusa paura del contagio vissuta dagli anziani si aggiunge l'impossibilità di agire da parte di quelle associazioni che nel mese di dicembre e nel periodo delle feste organizzavano momenti di aggregazione e scambi di regali.
«Come distribuire i panettoni ai soci se non si possono recare presso la sede per gli auguri – dice Dario Trentini del Circolo di San Donà – e se non si possono visitare gli anziani presso le loro abitazioni?». Se poi 130 iscritti (sui circa 350 totali nel 2020) a questo Circolo provengono da tutta la città perché utenti degli orti comunitari in località Mesiano - gestiti dal Circolo - l'impresa della distribuzione sarebbe comunque ardua. «È saltata – aggiunge Trentini - l'assemblea annuale ed è complicato dunque il rinnovo delle tessere. Vi è una perdita quasi totale di introiti economici con le bollette e con l'affitto della sede di proprietà della parrocchia da pagare. Rimangono possibili solo telefonate tra amici!».

Niente feste e scambi di auguri in presenza neppure a Cognola, dove da poco il Circolo "Le Querce" ha eletto nuovo presidente Bruno Scartezzini, e neppure a Martignano che, come testimonia il presidente di "El Capitel" Franco Rizzoli: «Durante l'anno, dopo la festa di carnevale di febbraio, tutto si è fermato. Siamo riusciti a mandare al mare ai primi di settembre solo 15 persone. Quest'anno si sarebbe dovuto celebrare il 40° anniversario della fondazione del Circolo ma, come per la nomina del nuovo direttivo, tutto è rinviato al 2021».

Anche le iniziative comuni tra i Circoli non hanno trovato spazio. Il biennale convegno circoscrizionale della terza età, che nel 2019 ha svolto la 22ma edizione, quest'anno non era in programma e comunque non si sarebbe potuto realizzare. «È saltato però a causa della pandemia – informa Carla Scarpari referente e coordinatrice per la fascia over sessanta del Comitato di Montevaccino – il progetto "Filò aperto" che da una decina d'anni dà vita a diverse iniziative durante l'arco dell'anno (gite, passeggiate, laboratori creativi in vista del Natale, pranzi comunitari…) con l'appoggio delle assistenti del Polo sociale della Collina est Argentario-Povo-Villazzano, della cooperativa Fai, dell'Anffas e del locale Telefono d'Argento per riunire in attività ludiche comuni, presso i circoli su turnazione, gli anziani iscritti e talvolta gli ospiti disabili di Casa Serena». Per la precisione si segnala che negli anni a quest'ultima iniziativa non ha partecipato il Circolo anziani di Villamontagna. Anche l'annuale "gara di briscola" tra i circoli delle tre Circoscrizioni, organizzata dal Polo sociale, non ha potuto essere realizzata.

Al di là di qualche sporadica indicazione da parte del Coordinamento trentino dei circoli mancano contatti e comunicazioni con il Comune di Trento in fase transitoria dopo le elezioni di settembre e con il cambio del sindaco e dell'assessore alle politiche sociali.

I presidenti, per esempio, non sono ancora stati informati sull'avvio della sperimentazione di "Spazio Argento" voluto dalla Giunta provinciale e che tra l'altro dovrebbe prendere in carico precoce la popolazione anziana per garantire il mantenimento nel tempo delle capacità e delle autonomie residue coinvolgendo medici di base e realtà associative per sostenere famiglie con anziani a carico non autosufficienti nonché disporre strutture adeguate di accoglienza con servizi innovativi. Non procede neppure la riforma nazionale del Terzo settore che chiama al rinnovamento statutario e associativo anche i Circoli anziani.
Si resta pertanto in attesa di giorni migliori ansiosi di ricominciare le attività che favoriscono i momenti di socializzazione, il calore umano, una stretta di mano, un abbraccio e magari una carezza.

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