Bulli in azione a Trento Nord: minacciati due dodicenni, per rubargli monopattino e occhiali
Hanno tentato di derubare due coetanei e solo l’arrivo provvidenziale di un adulto ha impedito loro di portare a termine il loro piano.
Protagonista delle angherie, venerdì pomeriggio a Trento nord, un gruppo di ragazzini che ha preso di mira due dodicenni.
Non si tratta purtroppo di un episodio isolato: come è stato possibile ricostruire in base alle testimonianze di residenti ed esercenti della zona, si tratta di un manipolo di giovanissimi che anche nei mesi scorsi si era lasciato andare ad atti di bullismo, danneggiamenti e vandalismi anche contro esercizi commerciali tanto che della situazione erano state informate anche le forze dell’ordine.
Teatro dell’aggressione, l’altro ieri pomeriggio, è stato il parco di via Pranzelores, l’area verde che si trova tra via Gilli , lo stabile del Dipartimento della conoscenza e il complesso Mesa Verde.
I due ragazzini l’avevano raggiunto con i loro monopattini e stavano chiacchierando, quando sono stati raggiunti dal gruppetto, che ha preso loro proprio i monopattini. Al tentativo di reazione dei due, si sono impadroniti anche degli occhiali da vista di uno di loro. Si stavano poi allontanando con il maltolto quando è sopraggiunto un uomo che conosceva i due derubati.
Ha così intimato al gruppo di bulli di lasciare il bottino, o avrebbe chiamato le forze dell’ordine. Il gruppetto è così fuggito lasciando al parco monopattini e occhiali che, fortunatamente, erano rimasti integri.
Dell’episodio dell’altro ieri si stanno interessando ora i carabinieri della compagnia di Trento, che già in passato erano stati chiamati dai residenti di alcuni complessi residenziali di Trento nord a seguito di altre prevaricazioni del gruppo di ragazzini, tanto ai danni di coetanei che di adulti.
È il caso di alcuni danneggiamenti subiti dai residenti di alcuni complessi dell’area compresa tra Centochiavi e il Tridente, che hanno interessato porte d’ingresso dei condomini o vetrine di alcuni esercizi commerciali.
Nella scorsa estate, poi, spesso il gruppo di bulli imponeva veri e propri “pedaggi” ai coetanei per poter avere accesso al parco di Melta: qualche moneta, oggetti personali, altrimenti non si passa.
Alcune delle famiglie dei ragazzini oggetto delle sgradevoli attenzioni da parte del gruppo di coetanei avevano tentato di rivolgersi anche ad alcuni assistenti sociali ma era subito apparso evidente che l’unico modo di poter intervenire - trattandosi di minorenni - era quello di informare e coinvolgere le famiglie del gruppo di bulli, cosa che fino ad ora non è stato possibile fare.
Alla luce anche dell’episodio di venerdì - con il gruppo di ragazzini che avrebbe messo a segno quella che tecnicamente è un vero e proprio furto, non fosse stato per l’intervento dell’adulto - le forze dell’ordine cercheranno ora di raccogliere elementi utili per risalire all’identità dei ragazzi e poter così informare le loro famiglie per sensibilizzare i giovanissimi, prima che la loro condotta possa dare vita ad escalation sempre meno promettenti soprattutto per loro stessi, oltre che per le loro vittime.