Francesco ha coronato il suo sogno: cieco dalla nascita, si è laureato con lode
Il racconto di un ragazzo molto speciale che non si è mai arreso. Dopo il diploma al liceo Prati è andato a vivere da solo sfruttando il supporto della tecnologia. Ora la tesi in giurisprudenza su sanità digitale e tutela dei dati
Quella di Francesco è la storia di un ragazzo molto speciale, testardo e volitivo, che ha dimostrato a tutti che non c'è disabilità che tenga e che chiunque può realizzare il proprio sogno. Francesco Traverso ha 24 anni, abita a Povo è cieco dalla nascita e mercoledì scorso si è laureato a Trento in giurisprudenza con 110 e lode.
Una bella storia ed una laurea conquistata con forza di volontà e passione, con coraggio e determinazione tra qualche inevitabile difficoltà ma con la chiara consapevolezza di potercela fare nonostante tutto.
Diploma di maturità classica al Liceo Prati, a 19 anni dalla città viene a Povo a vivere da solo, un altro modo di mettersi in gioco e "testare" sul campo le sue potenzialità e la sua voglia di autonomia.
«Siamo fortunati a Trento - ci racconta Francesco - fino alla maturità oltre alla famiglia ho potuto contare su un insegnante di sostegno e successivamente sui servizi di inclusione dell'Università con un accompagnamento costante per tutto il corso di studi. Fondamentale è stato anche il supporto dell'informatica: dalla scansione dei testi per poi "sentirli" con sintesi vocale sul Pc e poterli studiare, fino alla possibilità dei contatti in remoto con docenti e compagni».
Un supporto che è arrivato fino alla discussione della sua tesi di laurea che non è avvenuta in università ma nel salotto di casa sua, con la commissione che lo ha proclamato dottore in videoconferenza, come sta avvenendo per tanti laureati in questi giorni di emergenza Coronavirus.
Una tesi dal titolo un po' ermetico, «Legal Design: un innovativo approccio per favorire la tutela dei dati personali nella sanità digitale», che Francesco tenta di spiegarci in poche parole: «Il legal design - dice - è appunto un approccio innovativo al diritto, che si pone l'obiettivo di rendere i documenti legali, come leggi e contratti, facilmente comprensibili per gli utenti.
La chiarezza dell'informativa è un elemento imprescindibile soprattutto con riferimento a una particolare categoria di dati, i dati sanitari, che devono essere trattati con la massima cautela nel pieno rispetto della privacy».
Certo non è facile spiegare, né soprattutto comprendere in poche righe 161 pagine di tesi (anche con parti di traduzioni dal tedesco e dal polacco fatte personalmente), su un argomento di grande complessità ma, visto il risultato, evidentemente le argomentazioni di Francesco Traverso hanno pienamente convinto la commissione.
Brillantemente raggiunto l'importante traguardo, dopo un po' di meritato riposo in parte anche forzato dalle limitazioni della pandemia, l'impegno del neo dottore non si fermerà: «Spero in qualche periodo di tirocinio o stage presso qualche studio legale - ci dice Francesco - dove poter mettere a frutto le competenze acquisite all'università e poi continuerò nella mia attività di volontariato come membro del Comitato giovani dell'Unione Ciechi e Ipovedenti e in un'altra associazione di Trento.
L'importante è non chiudersi in casa e questo è anche un appello che faccio ai molti giovani disabili che spesso rinunciano a studiare o a inserirsi nella società. Tutti gli ostacoli possono essere superati con impegno e buona volontà ed è necessario affrontare tutte le sfide della vita e inseguire i propri sogni».
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Nella foto, Francesco Traverso e la mamma Elena