Rapine e aggressioni, le commesse del centro si danno l’allarme in chat
Arrestato in via Belenzani: è uno dei balordi della «banda di via Manci», che da mesi imperversa in città e che prendono di mira soprattutto le profumerie
IL RITORNO Torna la banda di via Manci: furti e spintoni alle commesse, nonostante il «daspo»
TRENTO. Non era la prima volta che l'uomo arrestato martedì dai carabinieri - dopo aver rubato un profumo da un negozio del centro e aver colpito una commessa con un pugno - colpiva le botteghe del centro, minacciando il personale.
Il 49enne faceva parte, infatti, della «banda di via Manci», un gruppo di sbandati che ormai da settimane rende difficile la vita ai negozianti del capoluogo bivaccando lungo le vie del centro e vivendo di piccoli furti ai danni degli esercizi commerciali. Proprio l'uomo bloccato l'altro ieri dai militari dell'Arma già una quindicina di giorni fa aveva tentato di colpire la stessa profumeria, importunando e minacciando proprio la commessa che in quest'ultimo episodio è stata colpita da un pugno alla spalla.
Non è un caso che l'altro ieri l'uomo, vedendola tra gli scaffali, abbia iniziato a dare in escandescenze, offendendola e riversando contro di lei livore e aggressività: era stata la donna, due settimane fa, a impedirgli di mettere a segno un furto.
Anche l'altro ieri all'uomo non è andata bene: la commessa, ormai tristemente avvezza alle malefatte dell'uomo e dei suoi sodali, dopo averlo visto prelevare dagli scaffali un profumo e allontanarsi, l'ha seguito invitandolo a riconsegnare la merce.
È stato a quel punto che il quarantanovenne le ha sferrato il pugno.La gravità della situazione è testimoniata anche dalla rete tra colleghe che le commesse del centro hanno dovuto mettere in piedi per aiutarsi a vicenda: proprio l'altro ieri, non a caso, l'arrivo del 49enne negli spazi della profumeria Pinalli di via Oss Mazzurana - teatro della rapina - era stato anticipato via telefono al personale dalle commesse di un'altra profumeria di via Oss Mazzurana, che avevano visto passare l'uomo poco prima.
Una delle commesse del negozio, quello della catena Douglas in questo caso, aveva poi seguito le mosse del quarantanovenne. Una «rete» in chat delle commesse del centro storico, che così si passano le informazioni e si danno l’allarme fra di loro.
In questo caso, dopo l’allerta, ha accompagnato poi la commessa aggredita verso via Belenzani, dove dopo la rapina si era diretto l'uomo e dove questi ha ritrovato una pattuglia dei carabinieri, che erano stati allertati dalla vittima stessa tramite una chiamata alla centrale unica dell'emergenza.
«Noi fortunatamente di tanto in tanto possiamo contare sulla presenza di uomini della vigilanza privata messi a disposizione dalla nostra azienda», spiega Valentina Cagnazzo, responsabile del punto vendita Beauty Star di via Oriola, tra i più colpiti nelle ultime settimane: «Una presenza che funge ottimamente da deterrente per queste persone. Ora la speranza, dopo questo primo arresto, è che anche gli altri balordi vengano fermati. Hanno causato fin troppi danni tra minacce, furti, aggressioni, pensando di potersi muovere liberamente, impuniti».