Ruba il salvadanaio delle mance al ristorante: condannato a un anno
L’episodio al “Tipico” di via Calepina a Trento: il ladro era un operaio impegnato in lavori alla struttura, dovrà anche risarcire mille euro
TRENTO. Il porcellino era bello "grasso", cioè pieno di monete. Un colpo facile facile, da qualche centinaio di euro, deve aver pensato P. V, classe 1976 con precedenti per reati contro il patrimonio vedendo il salvadanaio sul bancone del "Tipico" di via Calepina. E così il lupo si è mangiato il porcellino nel senso che l'imputato ha rubato il salvadanaio. Gesto illegale ma ancor più odioso perché quel denaro viene dalle mance lasciate dai clienti per il personale.
Il fatto risale all'11 gennaio del 2019. L'imputato è accusato di furto aggravato per aver fatto sparire il porcellino che conteneva circa 400 euro. «In particolare - recita il capo di imputazione - approfittando della circostanza legata all'esecuzione di lavori di manutenzione dell'impianto di aerazione ed aspirazione nell'esercizio pubblico avente insegna "Tipico" in via Calepina, ove lo stesso P. V. prestava la propria attività come operaio, prelevava il predetto salvadanaio dal bancone del bar , dirigendosi poi verso il locale dei servizi igienici dove versava in un sacchetto le monete contenute e abbandonava lo stesso portamonete».
Ovviamente la sparizione del porcellino con le mance è stata subito notata. Chi poteva aver fatto un gesto del genere? La risposta è arrivata dalla tecnologia. Una telecamera di sicurezza aveva ripreso il ladro di mance che è stato denunciato per furto aggravato dall'abuso di prestazione d'opera, destrezza e su cose per necessità esposte alla pubblica fede».
Pesante la condanna: 1 anno di reclusione, ben più di quanto chiesto dal pm (1 mese). Alla parte civile vanno 1.000 euro.