Sommersi dai rifiuti delle aziende: si amplia la discarica di Trento (aspettando l’inceneritore)
Via libera dal Consiglio Comunale, un nuovo lotto da 250 mila metri cubi, ma all’orizzonte c’è un «impianto di trattamento alternativo» (leggasi: inceneritore)
TRENTO. Via libera di Palazzo Thun al progetto di ampliamento della discarica di Ischia Podetti, con l'allestimento di tre aree di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi e la realizzazione di una nuova zona di stoccaggio per 200 o 250mila metri cubi di scarti.
Il Consiglio comunale ha approvato nell'ultima seduta, a maggioranza allargata, un parere positivo alla richiesta pervenuta dalla Provincia di ampliare l'area di compattamento e stoccaggio al fine di risolvere l'emergenza venutasi a creare in ragione della saturazione del quarto lotto di discarica, il cui spazio residuo permette di proseguire con i conferimenti solo fino al prossimo mese di agosto.
Assieme alla delibera, seguita ad una lunga discussione in aula, il Comune ha avanzato anche una serie di richieste, tra cui l'individuazione di soluzioni tecnologiche alternative per il trattamento del rifiuto residuo al fine di favorire l'economia circolare e promuovere una sensibile riduzione dei rifiuti urbani.«La soluzione individuata - ha spiegato l'assessore competente in tema di ambiente, Ezio Facchin - è il risultato di una situazione complessa, dato che l'andamento dei conferimenti non ha rispettato le previsioni, ma è aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Con la delibera, informiamo la Provincia della nostra volontà di essere più presenti e partecipi nell'elaborazione di future soluzioni, dato che l'ampliamento attuale rappresenta una soluzione temporanea».
A quanto emerso nelle passate settimane, la saturazione della discarica di Ischia Podetti è comportata da una serie di motivazioni, tra cui l'incremento significativo dei rifiuti conferiti nel corso degli ultimi anni da parte delle aziende, la mancata partenza della tecnologia per il combustibile solido secondario (Css) e la revisione al ribasso degli accordi per il conferimento dei rifiuti al termovalorizzatore di Bolzano.Il nuovo catino proposto dovrebbe rispondere all'aumento delle richieste per i prossimi due anni. Per il futuro, il Comune chiede all'amministrazione provinciale un impegno per la diminuzione dei conferimenti a favore di un'economia circolare e per la realizzazione di un impianto di trattamento specifico, anche utilizzando fonti energetiche alternative. Tale ipotesi ha creato diverse perplessità in particolare di centrodestra, contrari a eventuali inceneritori.