Anche senza stranieri il Bondone è ripartito: molte presenze e non sono tutti sciatori
La stagione invernale apertasi in dicembre fa segnare risultati positivi, anche grazie alla maggiore attrattività legata al rinnovo delle strutture in quota. Ora, passato il periodo natalizio, si attende un aumento degli arrivi dall'estero, specialmente dai Paesi dell'Europa orientale
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TRENTO. Malgrado le limitazioni imposte dalla pandemia e la quasi totale assenza dei turisti stranieri, la stagione invernale ha preso il via positivamente anche sul Monte Bondone, dove, a partire da inizio dello scorso dicembre, in tanti hanno trascorso qualche giorno di svago e riposo all'insegna degli sport invernali.
A giovare alla ricoperta della montagna della città, dopo gli anni di progressivo decremento delle presenze, sono stati gli investimenti di rinnovo delle strutture in quota, assieme le campagne mirate per far conoscere le bellezze paesaggistiche e ambientali della zona in tutta Europa. Le copiose nevicate degli ultimi giorni, poi, hanno influito sulla ripresa di un turismo lento, più attento al territorio e all'attività all'aria aperta, ad iniziare dalle escursioni nella neve o alle iniziativa di socializzazione previste da strutture alberghiere, Azienda di promozione turistica di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi e Proloco.
La combinazione tra l'offerta territoriale e quella delle strutture ricettive, coniugata con la vicinanza dei principali servizi e del capoluogo, hanno così permesso una ripresa che, se non ha comportato il pienone, ha comunque dato una boccata di ossigeno al comparto ricettivo, a quasi due anni dall'inizio dell'emergenza epidemiologica.
«Non possiamo proprio lamentarci - ci ha spiegato Alberto Barbieri, titolare dell'hotel Montana e del Chalet Caminetto - perché l'affluenza dall'inizio della stagione è stata decisamente buona. Non abbiamo mai avuto le strutture al completo, anche se ci siamo andati vicini in due occasioni, prima che registrassimo alcune disdette da parte di persone preoccupate per l'andamento della pandemia. In ogni caso, le numerose rinunce sono state presto sostituite da nuove prenotazioni, che hanno comunque permesso di arrivare ad una buona percentuale di occupazione delle camere».
Nella quasi totalità dei casi, a quanto riferitoci dagli albergatori della zona, i turisti in settimana bianca sono italiani provenienti da altre regioni. In molti casi non si tratta nemmeno di sportivi che praticano lo sci alpino, quanto di persone alla ricerca di relax e tranquillità in un'atmosfera di montagna.
«Diciamo che gli ospiti attuali sono sciatori, ma non troppo - ha specificato Barbieri - e prediligono attività di risposo, tra cui la Spa, che riusciamo a garantire con il distanziamento sociale solo su prenotazione con slot orari».
La mancanza di presenze straniere, in ogni caso, potrebbe essere in parte connessa alle limitazioni previste per i trasferimenti internazionali, in parte perché le vacanze tra la festa dell'Immacolata e l'Epifania sono una prerogativa tutta italiana, dato che negli atri Paesi comunitari le festività invernali sono distribuite su tutta la stagione. Il Monte Bondone, nello specifico, è frequentato soprattutto da turisti provenienti dall'Est Europa, che tradizionalmente arrivano più tardi, a partire dalla seconda settimana di gennaio.
«Di solito ospitiamo turisti da Polonia, Repubblica Ceca e Germania - ha concluso Barbieri - che però tendono ad evitare i periodi di alta stagione».