Città / Futuro

Trento, il Comune approva il Pums: sapete che cos'è? Da qui al 2032 più bici, meno parcheggi di auto, nel Piano della Mobilità Sostenibile

Molto dipende dal bypass ferroviario della Tav: dopo la fine dei mega-cantieri, potrà partire l’interramento della ferrovia attuale. Intanto via al «confronto»

di Gigi Zoppello

TRENTO. La Giunta comunale di Trento, oggi,ha adottato il Pums, ora via alle osservazioni. I cittadini interessati possono presentarle entro trenta giorni dalla data di pubblicazione. Due scenari, a breve e lungo periodo, e 21 azioni per guadagnare in sostenibilità. Ma di cosa si tratta? Di un piano della mobilità sostenibile per sviluppare ciclabilità e trasporto pubblico.

Il Piano urbano della mobilità sostenibile, unitamente al Biciplan e Masterplan, elaborato nei mesi scorsi dalla società Sintagma di Perugia, è il frutto di un confronto che, attraverso questionari, sondaggi e incontri, ha coinvolto la cittadinanza, le Circoscrizioni e le associazioni e i tanti attori interessati al tema della mobilità.

Secondo il comunbicato di palazzo Thun «In coerenza con le linee programmatiche di mandato del sindaco, l’obiettivo del Pums è quello di ripensare la mobilità adottando un nuovo approccio per costruire un eco-sistema urbano di eccellenza. Il Pums rappresenta lo strumento strategico di pianificazione e programmazione relativo al sistema della mobilità locale e ai suoi rapporti con il territorio e va ad integrarsi in maniera coordinata con gli altri strumenti di pianificazione previsti dalla normativa. È predisposto su un orizzonte temporale decennale ed è aggiornato con cadenza almeno quinquennale».

Insomma, il Pum approvato oggi guarda avanti, e sarà pienamente attuato quando saranno terminati i cantieri della Tav, con la gigantesca galleria ferroviaria sotto la Marzola, per la quale in sindaco e il presidente della Provincia hanno espresso «soddisfazione» al passaggio della Valutazione di Impatto Ambientale. Anche perché unba parte importante ce l’ha l’interramento della ferrovia attuale in città, che sarà realizzato dopo la fine dei cantieri della Tav.

Il quadro conoscitivo.

Il comunicato della giunta spiega: «Lo sviluppo del Pums e del Biciplan ha preso avvio a fine 2020 e prevede un articolato sviluppo in fasi distinte che, partendo dall’individuazione degli obiettivi e dall’analisi del cosiddetto “quadro conoscitivo” - sostanzialmente la fotografia dello stato di fatto - ha portato allo sviluppo di una proposta di pianificazione.

Il Pums affronta il tema della transizione energetica attraverso azioni e politiche strutturate su due orizzonti temporali: breve-medio periodo (2026-2027) e medio lungo periodo (2030-2031).

La fase pandemica ha modificato profondamente sia i comportamenti degli utenti che accedono alla città sia agli stessi movimenti interni. I cambiamenti hanno investito anche il mondo del pubblico trasporto, l’utilizzo delle auto e i sistemi di mobilità dolce. Il Pums ha assunto come punto di riferimento la situazione subito prima del Covid che mette in luce una città ancora dipendente dall’auto.

Il Comune è interessato da quasi 30.000 veicoli equivalenti nell’ora di punta con un dato giornaliero che si attesta intorno ai 323.000 veicoli equivalenti giorno.

Analizzando gli ingressi, verso l’interno del territorio comunale si evidenzia una prevalenza dal quadrante nord (33%) e un sostanziale equilibrio degli ingressi da est (26%) e da sud (27%), entrambi non lontani dai carichi del traffico da nord.

Il ferro, nel suo complesso, porta in città, giornalmente circa 18 mila/19 mila utenti, debole è la componente che si muove all’interno del Comune. Buone sono invece le performance della gomma pubblica che con i suoi 59 mila/60 mila utenti giornalieri contribuisce in modo determinante alla costruzione di una città sostenibile.

Per la mobilità dolce si rileva che, a fronte di una grande opportunità rappresentata da numerosissimi spostamenti (oltre il 50%) che avvengono in auto su distanze molto brevi (tra 1 e 5 km), la quota modale della bici e ancora ferma su valori ad una cifra 5,5-8,6% (valore ora di punta, solo spostamenti interni).

Si evidenzia un uso ancora importante dell’auto, in parte giustificato da una frammentazione urbanistica, non supportata da reti sufficientemente interconnesse tra loro. È da queste premesse che scaturiscono le 21 azioni di Piano che appartengono ad una comune strategia: Trento città sostenibile.

Il tema delle reti, ai vari livelli, e delle loro connessioni, è centrale nel nuovo Pums, considerata la grande opportunità della circonvallazione ferroviaria, dell’interramento della ferrovia del Brennero, in ambito urbano, e della stazione centrale oltre che dell’abbassamento del piano del ferro della Trento-Malè.

Dal complesso delle azioni e delle politiche che il piano mette in campo scaturisce l’obiettivo di nuovo riparto modale tra auto, mobilità dolce e trasporto pubblico, con l’ambizioso obiettivo – nell’orizzonte del medio lungo periodo - di guadagnare almeno 10/14 punti percentuali alla sostenibilità».

Scenario di Breve-Medio Periodo (2026-2027).

Spiega il Comune: «La conclusione della circonvallazione ferroviaria è prevista nel 2027: il 2026-2027 è assunto per il Pums come orizzonte temporale di breve-medio periodo. In questo lasso di tempo si propone di “anticipare” la realizzazione del tram con un collegamento veloce su gomma (del tipo Brt, Bus rapid transit) che si sviluppa nel tratto Spini di Gardolo - piazza Dante e poi prosegue fino a Lavis (e Zambana) per garantire all’utenza della Trento-Malè l’arrivo in centro città.

Il Pums coglie la grande opportunità dei parcheggi di scambio (in parte già presenti) collocati in quadranti strategici ed in prossimità di reti stradali di primo livello, supportando le “cerniere di mobilità” con una rete di mobilità dolce interconnessa con il sistema del trasporto pubblico. Nel breve-medio periodo la ricucitura trasversale con le colline e affidata a nuovi sistemi ettometrici.

Entro lo stesso orizzonte temporale (2026-2027) saranno realizzate piste ciclabili e zone 30 come previste nel Biciplan e attivati nuovi percorsi pedibus nelle scuole primarie. Rientrano nel breve-medio periodo anche gli interventi sul sistema viario quali l’eliminazione dei due passaggi a livello lungo la Trento-Malè e gli interventi previsti dalla provincia Autonoma di Trento.

Fanno inoltre parte dello scenario di Piano gli interventi legati alla smart mobility, quali l’individuazione di luoghi in cui installare nuove colonnine di ricarica elettrica, le nuove aree a tariffazione agevolata per monopattini elettrici, nonché sistemi di info-utenza per gli utenti del trasporto privato e pubblico, le strategie di fluidificazione e messa in sicurezza per alcuni dei 24 assi stradali critici individuati dal Pums e la realizzazione di alcune strategie per attuare la City Logistics e regolamentare i flussi merci legati all’e-commerce. Un tema caro ai Pums di ultima generazione consiste nell’affiancare l’intermodalità universale ad una integrazione tariffaria che accompagni non più il singolo spostamento ma l’intero viaggio: è quello che il Pums di Trento individua tra le politiche incentivanti la mobilità sostenibile.

Uno dei punti fondamentali che il Pums affronta riguarda la sosta su strada da delocalizzare in aree meno pregiate o individuate ad hoc, per recuperare spazi per la mobilità dolce, il tutto cercando un equilibrio rispettoso delle diverse esigenze dei cittadini (residenti, commercianti, ecc.), anche puntando sulla realizzazione dei parcheggi pertinenziali».

Scenario di Medio-Lungo Periodo (2031-2032).

Per palazzo Thun «Nel medio-lungo periodo 2031-2032, il traffico passeggeri torna sulla linea storica del Brennero, ma interrata, e la stazione, ipogea, torna in piazza Dante. All’altezza di questo orizzonte temporale il tram è completamente realizzato. Con questa configurazione del ferro e del tram è necessario attivare di conseguenza anche le cerniere di mobilità a sud.

In questo periodo è realizzata la riqualificazione urbanistica dell’area Destra Adige Piedicastello che prevede al suo interno anche un nuovo parcheggio di attestamento. In funzione di questa riqualificazione urbanistica, si prevede la realizzazione di un percorso pedonale tra l’area ex-Italcementi e il centro (via Verdi).

Il sistema della mobilità dolce si completa con le previsioni del Biciplan per ciclabili e zone 30. La ricucitura trasversale con la collina est è affidata ai nuovi sistemi ettometrici.

Si prevede l’attivazione di linee Bicibus e l’individuazione di zone scolastiche, sistemi di info-utenza per gli utenti del trasporto privato e pubblico, interventi di smart mobility, la realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali per residenti, la messa in atto delle strategie di fluidificazione e messa in sicurezza per i restanti 24 assi stradali critici individuati dal Pums, l’attuazione delle politiche incentivanti la mobilità sostenibile e il completamento delle strategie per attuare la City Logistics e regolamentare i flussi merci legati all’e-commerce».

L’iter di approvazione.

Il Comune spiega: «Per garantire la massima partecipazione attiva dei portatori di interesse e in linea con quanto previsto nelle linee guida del Pums, il procedimento di approvazione del piano prevede il seguente iter:

adozione del Pums, Biciplan e Masterplan in Giunta Comunale;

deposito dei Piani e della Valutazione ambientale strategica (Vas) presso gli uffici comunali e pubblicazione della relativa documentazione sul sito istituzionale del Comune e all’Albo comunale per un periodo di 30 giorni, informando chiunque ne abbia interesse circa la possibilità di prenderne visione e di presentare, entro il periodo di deposito, osservazioni nel pubblico interesse;

- richiesta del parere ai Consigli circoscrizionali;

- esame delle osservazioni pervenute e formulazione delle relative controdeduzioni;

- entro trenta giorni dalla scadenza del termine assegnato per la presentazione delle osservazioni, l’ufficio Qualità ambientale, sulla base dell'esame della documentazione trasmessa, si esprime con parere obbligatorio e vincolante sui profili ambientali del piano o del programma. L’ufficio Qualità ambientale può disporre l'integrazione o la modifica del piano e prevedere prescrizioni o indicazioni relative allo svolgimento del monitoraggio sui suoi effetti

approvazione definitiva dei Piani da parte del Consiglio comunale».

Secondo forum trimestrale della mobilità sostenibile

Il Comune ricorda che, dopo il primo forum trimestrale sulla mobilità sostenibile, tenutosi lo scorso 10 marzo, è volontà dell’Amministrazione proporre un nuovo evento focalizzando l’attenzione su alcuni temi attuali di grande interesse e di importanza fondamentale per il nostro territorio. La finalità è quella di creare un tavolo di discussione in cui ogni partecipante, sia esso relatore o meno, possa apportare il suo contributo in uno scambio reciproco di opinioni, informazioni e idee.

L’evento si terrà il 15 giugno, dalle ore 14 alle 18 (cioè in orario di lavoro, in un giorno lavorativo), presso la Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia (via Belenzani 20, 1° piano).

comments powered by Disqus