I sindacati trentini: serve un piano per affidare gli alloggi sfitti
Cgil, Cisl e Uil: «L'emergenza casa in Trentino ha raggiunto dimensioni preoccupanti. Auspichiamo un crono-programma per la messa a disposizione degli appartamenti di risulta. All’assessora Segnana chiediamo invece di essere garante nel rispetto delle tempistiche»
I FONDI La Provincia stanzia 4,5 milioni di euro ad Itea
TRENTO. «Lo stanziamento di 4,5 milioni di euro per accelerare la ristrutturazione e la messa a disposizione degli alloggi di risulta è senza dubbio un passo avanti per la gestione dell'emergenza casa in Trentino. Crediamo, però, che ci possano essere margini per uno sforzo ulteriore: 400 alloggi sono un buon numero, ma ancora pochi se consideriamo che gli sfitti sono 1.028 e le famiglie in lista d'attesa per un’abitazione popolare oltre 4 mila. Positiva anche l'impegno per la realizzazione di nuove case popolari». Lo dicono in una nota i segretari di Cgil Cisl Uil, Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti commentando la notizia dei nuovi stanziamenti deliberati dall'Esecutivo per Itea.
I sindacati, però, chiedono subito che agli impegni seguano i fatti. «L'emergenza casa in Trentino ha raggiunto dimensioni preoccupanti e, dunque, non ci si può permettere di frustrare le attese di quanti attendono un alloggio o che vivono sotto la spada di Damocle dello sfratto. Chiediamo all'Itea di lavorare subito ad un crono-programma per la messa a disposizione degli appartamenti di risulta e all'assessora Segnana di fare da garante nel rispetto delle tempistiche». Cgil Cisl Uil chiedono inoltre che si faccia ogni sforzo per accelerare l'iter burocratico che rallenta la presa d'atto degli alloggi disponibili.
«Sarebbe infine opportuno avviare una riflessione seria e concreta sugli interventi da fare al fine di ridurre i tempi, assicurando comunque adeguati standard», concludono.