Ascensore dalla città a Mesiano: nel 2025 pronto il collegamento dal liceo Galilei a Ingegneria
Sarà un'opera da oltre cinque milioni di euro, entro il mese il bando di gara. Previsto anche un tratto ciclopedonale dalla stazione di arrrivo fino al dipartimento. Successivamente, il collegamento con la ciclabile dei Crozi, per andare in Valsugana dalla zona di San Donà
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TRENTO. Entro il mese, l'apertura del bando di gara. Ad inizio 2024, l'appalto dei lavori. E nel 2025, salvo inciampi, l'entrata in servizio. È il cronoprogramma del collegamento (ascensore) inclinato con la collina est, dal liceo Galilei al dipartimento di ingegneria di Mesiano. La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo nell'ultima seduta del 2022.
Tanto basta per mettere in moto la macchina dell'affido lavori. Si tratta infatti di un appalto integrato: l'aggiudicatario dovrà fornire il progetto esecutivo, oltre che la realizzazione dell'opera.
Com'è noto, la giunta è stata costretta ad aggiornare l'importo, da 3 a 5,3 milioni di euro, sia per l'impatto del caro materiali, sia per assecondare la richiesta di Trentino Trasporti - con cui c'è stata collaborazione in fase progettuale - di aumentare la capacità della cabina unica, portandola da 40 a 50 posti in piedi.
Le altre modifiche apportate all'impostazione originaria sono due: la predisposizione lungo il tracciato della linea di una rotaia elettrificata dalla quale il veicolo attinga, mediante contatti striscianti, l'alimentazione elettrica e la climatizzazione della cabina; un sistema di telecamere di videosorveglianza lungo tutta la via di corsa, collegata al posto di controllo remoto di Trentino Trasporti, la società inhouse cui il Comune affiderà il servizio di trasporto pubblico. I costi di gestione sono quantificati in 200 mila euro all'anno.Sarà un ascensore elettrico inclinato ad una via di corsa.
La cabina, spiega l'ingegner Bruno Delaiti, dirigente del servizio opere di urbanizzazione primaria del Comune, sarà di 3,2 per 2,5 metri, per una superficie utile di 7 metri quadri ed un'altezza di 2,2 metri, in grado di ospitare anche sei biciclette e di trasportare persone con disabilità. Il tracciato della funivia (per il cui esercizio la Provincia ha già rilasciato al Comune la concessione) sarà un percorso rettilineo, pendenza media del 54,2% (più elevata nella prima tratta, dal fondovalle), lunghezza di circa 161 metri, dislivello di 76 metri. Lungo la via di corsa, una scala garantirà l'accessibilità alla linea per le operazioni di manutenzione e sarà anche la via di evacuazione in caso di emergenza (arresto della cabina).
La stazione a valle "Galilei" sarà nei pressi del ponte di ferro delle Dame di Sion, in cima a viale Bolognini, e ospiterà sala di controllo e locali tecnici. Quella a monte, "Mesiano", sarà ricavata nell'area sud-ovest dell'edificio di ingegneria, e ospiterà l'argano motore dell'ascensore.
È previsto il funzionamento automatico dell'impianto a chiamata, senza la necessità di addetti.
Tempo di viaggio in ascensore: 83 secondi, per trasportare 537 persone all'ora: in due ore, oltre mille persone.
L'opera sarà completata, a monte, dal percorso ciclopedonale di 293 metri (largo 4, 2,5 per le bici, 1,5 per i pedoni) che collega al viale di ingresso della sede di ingegneria, con sbocco all'altezza dell'incrocio con salita Manci.
Nel presentare il progetto che ora il Comune metterà a gara, sia Delaiti, sia l'assessore ai lavori pubblici Roberto Stanchina che il sindaco Franco Ianeselli ribadiscono che c'è un prima e un dopo l'ascensore inclinato di Mesiano. Il prima sono le due ciclabili a valle. L'ascensore darà continuità al percorso ciclabile di via Grazioli, una corsia per il quale c'è già il progetto esecutivo da 1,2 milioni, e completa il collegamento con il ponte dei Cavalleggeri, cioè con le ciclabili di viale Verona e Corso 3 Novembre.
Sarà quindi il raccordo con il centro città, con valenza trasportistica non solo per studenti e residenti, ma anche per i turisti, diventando di suo una potenziale attrattiva turistica.
Il dopo è invece il collegamento con la ciclabile dei "Crozi", della Valsugana, dalla zona di San Donà, attraverso il ponte Cornicchio. Visitabili saranno gli edifici del dipartimento di Mesiano e del liceo Galilei, considerati di pregio, così come c'è l'intenzione di valorizzare il parco didattico naturalistico e geologico dello stesso liceo, se la Provincia, proprietaria, lo aprirà al pubblico.
L'idea è quella di un collegamento con la città attraverso il parco, da Mesiano a via Montello. La stazione a monte sarà, inoltre, un belvedere sul centro storico, sul Bondone e la Paganella.