Addio a Felice Manzinello, pilastro di saggezza e umiltà per l’amata Trento
Testimone del Novecento e della prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale, ha accompagnato generazioni di ragazzi e ragazze tra i banchi di scuola. Il ricordo del sindaco Franco Ianeselli
PANDEMIA Le mille vite di Felice, vaccinato a 103 anni
TRENTO. Sabato 18 febbraio, all’età di 105 anni, Felice Manzinello ha lasciato la sua Trento. Si è spento nella sua casa, dopo una vita trascorsa ad affrontare con tenacia ed accortezza le innumerevoli sfide incontrate lungo il cammino. Ne riproponiamo le parole, pesate e mai casuali, donate a L’Adige in occasione del vaccino, a 103 anni, contro il Covid (Clicca qui per leggere l’articolo).
«Era il nonno della città Felice Manzinello. E non solo per i suoi 105 anni magnificamente portati - ha scritto oggi, lunedì 20 febbraio, Franco Ianeselli, sindaco di Trento, sui profili social - ma anche per la serenità, la saggezza, l’equilibrio con cui raccontava della sua vita non sempre facile: orfano di padre in tenera età, prigioniero in India per cinque anni durante la seconda guerra mondiale, Felice è stato poi maestro di generazioni di bambini e guida turistica, probabilmente la prima della città».
«Lo scorso novembre, quando ho avuto il privilegio di fargli gli auguri per il compleanno, gli ho chiesto quale fosse il segreto della sua straordinaria longevità. Felice ha tessuto le lodi del suo minestrone di verdure, ma io credo che ci fosse anche altro. Per esempio l’atteggiamento positivo con cui guardava alla vita, il suo essere felice di nome e di fatto, nonostante gli acciacchi e le disavventure. Riposa in pace, Felice» ha aggiunto.
Giovedì 23 febbraio, alle ore 14.00 nella chiesa parrocchiale di San Pio X, si terrà la cerimonia funebre per dare l'ultimo saluto a Felice Manzinello,