Gardolo, Mattarello e Clarina: arrivano le prime zone a 30 km all’ora
Saranno attivate in via sperimentale entro l’anno. Unica eccezione alcune vie a grande scorrimento dove i veicoli a motore rimarranno padroni della strada, relegando pedoni e biciclette negli spazi a loro dedicati
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TRENTO. "Trento a Trenta!" Era uno degli slogan lanciati dal Biciplan all'interno del Pums, il Piano urbano della città sostenibile che si è dato il Comune capoluogo. L'idea è di una zona con il limite a 30 chilometri orari diffusa su tutto l'ambito urbano e nelle frazioni collinari. Unica eccezione alcune vie a grande scorrimento dove i veicoli a motore rimarranno padroni della strada, relegando pedoni e biciclette negli spazi a loro dedicati.
Le prime zone 30 a vedere la luce saranno Gardolo, Mattarello e Clarina. Dove in Clarina, per fare un esempio, dalla cartografia si desume che le strade di scorrimento a 50 km/h rimarranno via Degasperi, viale Verona e via Fermi mentre tutte quelle interne diventerannno a 30 km/h. La scelta è stata anticipata ai consiglieri comunali delle commissioni ambiente e vigilanza in riunione congiunta.
Le zone 30 sono strade dove veicolo e bicicletta condividono gli spazi in sicurezza e la mobilità dolce è equiparata a quella veicolare. Per essere efficaci devono prevedere una riprogettazione degli spazi stradali per indurre all'effettivo rallentamento. Non solo cartelli coi limiti ma interventi di traffic calming e porte di ingresso e uscita con segnaletica orizzontale e verticale che permettano all'automobilista di percepire chiaramente la differenza comportandosi di conseguenza. Altri interventi di moderazione della velocità sono i classici dossi, gli attraversamenti pedonali a livello evidenziati con colori diversi oppure rialzati, i pitch points, restringimenti della carreggiata in corrispondenza delle intersezioni.
I vantaggi di una città che viaggia a 30 all'ora, inseriti nel Biciplan, sono stati ribaditi dai tecnici di Palazzo Thun. Ricordando come gli studi indichino nei piccoli spostamenti, al di sotto dei 5 chilometri, i più diffusi l'obiettivo è di aumentare la sensazione di sicurezza che si prova utilizzando per queste tratte la bicicletta anziché ricorrere ai veicoli a motore. Con vantaggi in termini di riduzione degli incidenti e miglioramento della qualità dell'aria. Gli studi rilevano inoltre come attualmente la velocità media di spostamento dei veicoli in città sia inferiore ai 30 chilometri orari, dunque rendere omogenei questi spostamenti, con grandi vie di scorrimento a 50 all'ora e ampie aree di quartiere a 30 all'ora, non porterà a una riduzione. Le zone 30 potranno poi favorire le cosiddette "zone scolastiche", in prossimità degli istituto, dove in determinati peridi il traffico veicolare può essere del tutto interdetto.
Per realizzare questi primi interventi a Gardolo, Mattarello e in Clarina servono progetti dettagliati e soluzioni strutturali che hanno un costo. Lo stanziamento verrà riportato nell'assestamento di bilancio prossimamente all'attenzione del consiglio comunale. ed è per questo che ieri l'assessore alla transizione ecologica e mobilità Ezio Facchin ha voluto aggiornare i commissari su quanto sta venendo avanti.
Altro elemento di novità che riceverà impulso dall'assestamento è l'aumento dell'offerta di sosta breve per le biciclette con l'acquisto di rastrelliere e archetti. Attualmente in città i posti bici disponibili sono 2.440, di cui 1.705 su rastrelliere tradizionali e 735 con bloccatelaio. Il progetto di incremento dell'offerta prevede un aumento della disponibilità del 33% con spazi per altre 814 biciclette.
È stato inoltre ipotizzato di sostituire il 15% delle rastrelliere presenti per 256 posti bici. Per farci stare le rastrelliere saranno sacrificati alcuni spazi di stallo per auto e qualche plateatico.Previsto anche un piano stralcio del Biciplan con interventi di manutenzione o sistemazione di alcuni dei sette itinerari cittadini.