Progetto per l'area San Vincenzo, arriva l'ok del Comune ma con tanti dubbi
Dalla giunta Ianeselli richieste di modifica al piano della Provincia: sui 25 ettari di superficie, sono tre le macro-aree previste fra parcheggi, Music Arena, due campi da calcio e strutture dedicate ad altri sport
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TRENTO. Un sì "obtorto collo" da parte del Comune al progetto unitario che la Provincia ha previsto per l'area San Vincenzo, di cui è proprietaria.
Il Comune tenterà di condizionare i contenuti progettuali per quelle che sono le sue competenze, ovvero la vigilanza del rispetto del Prg.
Sui 25 ettari di superficie, sono tre le macro-aree previste: a nord, un'area parcheggi che copre circa un quarto della superficie (7,2 ettari); al centro, l'area della Music Arena (11,2 ettari); a sud, due campi da calcio (3 ettari), campi e piste dedicate ad altri sport (softball, ciclismo, avviamento calcio, di 2,3 ettari).
In Commissione urbanistica la giunta comunale ha presentato la sua proposta di delibera: prevede l'introduzione nell'area parcheggi di una fascia di transizione verde dove collocare spazi per attività sportive non strutturate (pallacanestro, pallavolo, calcetto, ginnastica all'aperto), pavimentazione drenante o permeabile con piantumazione.
L'obiettivo è quello di creare uno spazio fruibile dalla cittadinanza, ma che all'occorrenza possa essere convertito in parcheggio per gli eventi o anche come parcheggio di attestamento. Il Comune insiste sul miglioramento della ciclabilità verso la città e verso i borghi a sud come Mattarello.
All'estremo sud dell'area, oltre lo spazio dedicato agli eventi musicali, il Comune non si oppone alla realizzazione dei due campi da calcio (uno per gli allenamenti del Calcio Trento e uno per le altre realtà del territorio), affiancato ad un'ulteriore area adibita alla pratica sportiva, con softball e ciclismo su pista, presso la quale idealmente collocare un'area ristoro, una sorta di «Bicigrill 2». Questo è dunque il quadro complessivo sul quale i consiglieri comunali hanno discusso. Da parte dell'assessora Monica Baggia e dell'assessore Salvatore Panetta emerge la consapevolezza di doversi adeguare all'impianto disegnato dalla Provincia: «È proprietaria dell'area - ha detto Baggia - Dal canto nostro dobbiamo cercare di cogliere la palla al balzo per far valere le nostre priorità».
Baggia registra l'impossibilità di tornare indietro rispetto alla Music Arena, ma apprezza il fatto che siano stati accantonati progetti più faraonici: «Non si parla più di uno stadio da trentamila posti o di un'arena da 120mila persone. Avevamo accolto l'idea del concerto di Vasco Rossi con perplessità, è andata bene, ma c'è stata anche fortuna visti i possibili problemi di deflusso».
Dal centrodestra, il consigliere Andrea Merler non condivide questa ricostruzione: «Non è stata la fortuna, ma l'impegno di tecnici e volontari a far riuscire quell'evento - indica Merler - La Provincia poteva lasciare quella grande area incolta, e invece l'ha recuperata a vantaggio di Trento». Ma tra i consiglieri di centrodestra le posizioni non sono unanimi, come testimonia il commento del consigliere Giuseppe Filippin (Lega): «Rimane sostanzialmente una grande Music Arena, serviva più autonomia del Comune - ha detto Filippin - Serve un grande polmone verde. E non si dimentichi la limitata capacità trasportistica delle strade attorno all'area, inadatte per i grandi eventi».
Il consigliere Federico Zappini (Trento Futura) chiede che il progetto sia più elastico: «L'area San Vincenzo ha dimensioni tali da poter richiamare progettisti anche europei, si lasci spazio alla loro fantasia progettuale, non solo pochi spazi residuali attorno alla Music Arena».
Su questo, l'assessora Baggia alza le mani: «L'area del palco ormai è irreversibile, sono stati spesi molti denari pubblici. Ma attorno all'arena, ci sono ampi spazi per intervenire, d'altronde l'area nel suo complesso è di dimensioni davvero grandi».