Bevande alcoliche a un gruppo di ragazzi minorenni, denunciato il titolare di un noto bar del centro di Trento
Chi somministra bevande alcoliche a persone in stato di manifesta ubriachezza rischia anche l’arresto da tre mesi a un anno e qualora a porla in essere fosse un esercente, anche la sospensione dell’esercizio
TRENTO. L’abuso di alcolici, specie tra i minori, è spesso concausa del degrado delle aree urbane frequentate dagli avventori e talvolta si traduce anche in vere e proprie manifestazioni di molestia e illegalità a danno dei residenti che sempre più frequentemente patiscono gli schiamazzi e gli imbrattamenti di orde di giovani che a fine serata smaltiscono i fumi dell’alcol per le vie del centro storico di trento, in alcuni casi sfociando in veri e propri danneggiamenti, se non addirittura in risse o aggressioni.
Una pattuglia di carabinieri di quartiere ha notato alcuni quattordicenni e quindicenni seduti ai tavolini che consumavano bevande alcoliche servite da personale del relativo locale, verso il quale si è immediatamente proceduto.
L’articolo 689 del Codice Penale, infatti, parla chiaro: l’esercente che somministra bevande alcoliche ad un minore degli anni 16 è punibile con l’arresto fino ad un anno e, qualora il fatto venga commesso più di una volta, si aggiunge la sanzione amministrativa pecuniaria nell’importo che va dai 1000 ai 25.000 euro, nonché la sospensione dell’attività commerciale per tre mesi.
Chi somministra bevande alcoliche a persone in stato di manifesta ubriachezza, l’art. 691 del Codice Penale, infatti, rischia l’arresto da tre mesi a un anno e qualora a porla in essere fosse un esercente, anche la sospensione dell’esercizio.