Oss accusato di aver picchiato due anziani in rsa a Trento, il direttore: “Siamo sconvolti: era una persona mite”
L’operatore si è presentato per il suo turno alla "Beato De Tschiderer" in via Piave, ma è stato allontanato. Ora i due ospiti sono seguiti con particolare cura e attenzione dallo staff
IL CASO Due anziani picchiati in casa di riposo: sospeso un operatore
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TRENTO. È stato sospeso l'operatore socio sanitario, accusato di aver picchiato nella notte tra il 14 e il 15 giugno due anziani ospiti della Rsa "Beato De Tschiderer" in via Piave a Trento. I due, che si trovavano immobili a letto nella loro stanza, sarebbero stati colpiti al volto, prima l'uno e poi l'altro, per essere trovati la mattina successiva da Oss e infermieri, al cambio turno, con cuscini e le lenzuola macchiati di sangue.
Le spiegazioni che sarebbero state fornite dal collega, sono state che uno dei due "si era grattato". Una spiegazione che però non ha convinto i dipendenti della residenza che hanno avvisato i vertici. Subito dopo anche i famigliari sono stati informati.
Dopo essere stati ricoverati in ospedale gli anziani sono stati poi dimessi con una prognosi di pochi giorni, e riaccompagnati nella loro stanza all'interno della Rsa. Il giorno stesso del rientro dei due ospiti feriti, la sera del 15 giugno, l'Oss si sarebbe ripresentato nella struttura per il suo regolare turno di lavoro. Nonostante gli stessi colleghi avessero provato ad allontanarlo è stato necessario chiamare il direttore, il quale è intervenuto di persona per mandarlo via.
Grande è stato lo spavento, ma soprattutto enorme è stata la delusione da parte di tutta la struttura, la prima a intervenire denunciando l'accaduto alle autorità. Così sono scattate le indagini dei carabinieri di Trento che hanno acquisito gli elementi necessari per avviare gli accertamenti. I militari hanno condotto delle verifiche all'interno della stanza. Mai si era verificato un simile episodio di violenza: sembra essere quindi un caso isolato.
«È stato subito allontanato dalla struttura, con tanto di lettera di sospensione finché i fatti non saranno chiariti - ha detto il direttore della "Beato De Tschiderer" Alessandro Menapace -. Abbiamo denunciato tutto in totale trasparenza, garantendo la nostra massima disponibilità a collaborare con la autorità: abbiamo raccolto tutto il materiale probatorio, conservando ciò che era necessario. C'è grande amarezza: era una persona apparentemente mite e gentile, non avevamo registrato atteggiamenti aggressivi al lavoro».
Ora i due anziani sono seguiti con particolare cura e attenzione dallo staff, che non ha esitato dal dissociarsi da tale atto di violenza.