Termosifone cade addosso a un bimbo, dramma sfiorato alla materna di San Martino
Il piccolo dava le spalle al manufatto che, all’improvviso, si è staccato dal muro, intrappolando il bambino con gambe e busto. È stato fortunato, la corsa in ospedale e gli accertamenti hanno escluso traumi interni e lesioni varie. Verifiche su tutti i caloriferi
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TRENTO. Dramma sfiorato nella mattinata di venerdì 14 luglio alla scuola dell'infanzia di San Martino, a Trento: un termosifone si è improvvisamente staccato dal muro, travolgendo uno dei piccoli che in quel momento si trovavano nell'aula.
Erano le 10 e il bambino, di 6 anni, stava facendo merenda seduto a uno dei tavolini dell'aula, nei pressi di una finestra a cui stava dando le spalle. Sotto al davanzale, si trova uno dei termosifoni che, improvvisamente, si è staccato, schiacciando il bambino. Il piccolo si era appena alzato per lasciare il tavolo ed è rimasto bloccato con gambe e busto: per liberarlo, sono dovute intervenire tre insegnanti che - non riuscendo a sollevare il pesante radiatore - hanno gradualmente sfilato il bambino fino a portarlo in salvo, mentre era già partita la chiamata al 112 e il personale medico e sanitario stava raggiungendo la scuola dell'infanzia.
Il piccolo è stato trasferito in ambulanza all'ospedale Santa Chiara, dove è stato medicato e sottoposto a tutte le analisi e gli accertamenti necessari per escludere possibili traumi interni da schiacciamento: è stato dimesso nella tarda mattinata di ieri, sabato 15 luglio, dopo aver trascorso poco più di ventiquattro ore in ospedale. Ma che cosa è accaduto nell'aula? Secondo una prima ricostruzione sulla base dei danni rilevati sul termosifone, pare che a cedere possano essere stati i sostegni superiori.
A differenza di altri modelli, che sono sostenuti dall'alto dai tubi attraverso i quali arriva l'acqua calda e sulle estremità dei quali si trovano anche i termostati, nella scuola dell'infanzia si trovano infatti modelli alimentati dall'acqua che scorre nei tubi presenti in basso, mentre in alto vi sono unicamente fermi metallici che assicurano il termosifone al muro. Secondo la testimonianza del piccolo e delle maestre, il termosifone non era stato né urtato né sollecitato in altro modo: il cedimento è stato improvviso e solo il caso ha fatto sì che il bambino di 6 anni non riportasse conseguenze più gravi: se il radiatore avesse ceduto mentre il piccolo era ancora seduto al tavolino, non è esclusa la possibilità, sciagurata, che potesse centrato alla testa e rimanere schiacciato tra il manufatto - dal peso di circa 90 kg - e il tavolino.
I responsabili del Comune, proprietario della struttura, già venerdì hanno proceduto a una verifica di tutti gli altri termosifoni della struttura, in attesa delle verifiche necessarie per capire perché quello dell'aula in cui si trovava il piccolo abbia ceduto improvvisamente. Nel frattempo la famiglia del piccolo ha già deciso di rivolgersi a di legali per poter così fare luce sull'accaduto nella maniera più opportuna.
A seguito dei necessari controlli la struttura è risultata sicura e già domani l'attività riprenderà regolarmente. I legali della famiglia del piccolo hanno tuttavia sottolineato come alla luce di quanto avvenuto alla scuola dell'infanzia di San Martino sia quantomai opportuno procedere, da parte degli enti preposti, a una verifica complessiva della situazione in tutte le strutture in cui si trova quel tipo di termosifone.