Effetto autovelox, boom di multe in città: sanzioni raddoppiate in un anno
Glli automobilisti hanno pagato 2,7 milioni per il superamento dei limiti di velocità. Nel 2023 incassati 8,2 milioni: ecco a che cosa serviranno questi introiti nelle casse del Comune
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TRENTO. Dicembre 2022: la giunta comunale di Trento approva la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione al codice della strada. Ed il totale dei proventi è di 4.117.152,25 euro, da utilizzare l’anno successivo. Dicembre 2023: la giunta comunale, nella seduta di lunedì scorso, approva analoga delibera per destinare i proventi delle “multe” nel 2024. E questa volta il totale delle sanzioni è di 8.289.500,00 euro.
Da 4,12 a 8,29 milioni di euro. Ohibò, un raddoppio secco. Tema caldo, quello delle sanzioni, perché “tocca” il portafoglio dei cittadini utenti della strada. Tema, soprattutto, serio, perché ha a che fare con sicurezza e la tutela della vita di pedoni, ciclisti, automobilisti.
Il dato è però certo: nell’anno di avvio e sperimentazione degli autovelox fissi, sull’asse di via Brennero-via Alto Adige a Trento nord in direzione Lavis e all’uscita della galleria di Martignano (dove il limite è di 90 km orari), l’impennata degli introiti da multe è evidente. Se n’è discusso anche in consiglio comunale, a fine ottobre, ed il consigliere Andrea Merler, passato da Trento Unita a Fratelli d’Italia, se n’è uscito contestando autovelox e segnaletiche “trappola”.
Della serie: «Decine di famiglie sono colpite da multe eccessive per piccole violazioni». E, a rafforzare il concetto, Vittorio Bridi (ex Lega, Gruppo misto), ha aggiunto: «La galleria di Martignano è lunga 4 km e i cartelli non ricordano adeguatamente la presenza dell’autovelox».
Il sindaco Franco Ianeselli ha avuto gioco facile nel ricordare: «Visti gli incidenti tragici avvenuti di recente, occorre fare attenzione al linguaggio. Non si deve parlare di “stangata multe”. Le multe servono a migliorare la sicurezza sulle strade».
Ecco allora la destinazione dei proventi delle “multe” del 2023. Il nuovo codice della strada impone (art. 208) che i proventi siano devoluti anche al Comune quando le violazioni sono accertate da agenti del corpo di polizia locale. Ed il codice stabilisce pure che almeno una quota pari al 50% ha destinazione precise. Va chiarito però che del totale di 8,29 milioni di euro, quelle frutto della violazione dell’art. 142 (superamento dei limiti di velocità) quest’anno sono pari a 2,7 milioni di euro, mentre nel 2022 sono state pari a 1,43 milioni di euro. Se c’è quindi da addossare parte delle “responsabilità” ai nuovi autovelox, è a questo 1,27 milioni in più che si deve guardare.
Nel merito, considerando le “multe” di dubbia esigibilità e gli aggi di riscossione (391 mila euro), la giunta ha deciso, per il 2024, di destinare 1,65 milioni in questo modo: 411 mila per manutenzioni (segnaletica stradale, illuminazione pubblica, etc ), 411 mila per la polizia locale (vestiario, software, etc) 822 mila per corsi didattici di educazione stradale nelle scuole, sgombero neve, manutenzione strade comunali (410 mila). Altre risorse (1,33 milioni di euro) vanno per i ponti radio, il servizio di riscossione volontaria, il noleggio del sistema di rilevamento della velocità e di lettura delle targhe.