Alleanza verdi e sinistra a Ianeselli: “Totale contrarietà alla militarizzazione delle città”
La presa di posizione dopo che il sindaco di Trento ha scritto a Roma per portare alla Portela l’esercito: «Questa richiesta non significa che riteniamo l'apporto delle forze dell'ordine insufficiente, bensì che capiamo come in base alle risorse in campo non sia giusto chiedere unicamente a loro di curare quel presidio»
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TRENTO. "Per aumentare la sicurezza in città occorre promuovere maggiore integrazione e cultura, con la militarizzazione delle città. Partendo da questa visione, come Alleanza verdi e sinistra non possiamo che esprimere la nostra totale contrarietà al progetto - tornato di nuovo a tener banco sulle pagine dei giornali locali - di usare l'esercito per arginare il fenomeno dello spaccio e, più in generale, della microcriminalità". Lo scrive, in una nota, Alleanza verdi e sinistra (Avs).
"Che fare dunque? Invece di seguire la destra nella strada del populismo securitario, come Avs chiediamo al sindaco Ianeselli di andare in direzione ostinata e contraria, mostrando il coraggio di proseguire in maniera più radicale su quella strada che non cura criminalizzando, ma prevenendo il disagio". Secondo Avs, c'è bisogno di "una visione politica che si faccia vicina alle persone, in particolare a quante vivono in una condizione di marginalità, e dimostri loro che non sono fallite, che possono ancora giocare un ruolo di primo piano nel vivere cittadino”.
”La militarizzazione delle strade invece crea rabbia, paura e frustrazione: emozioni che - se fanno sparire l'apparenza del disagio - permettono in realtà che quest'ultimo covi sotto la cenere, esplodendo in tempi e modalità imprevedibili. Stimolare la vita delle città, favorendo la circolazione delle persone anche nelle aree più a rischio, unitamente a serie politiche sociali di inclusione: questa è la strada che vorremmo percorresse una giunta che si dichiara di centro-sinistra".