Trento / Istituzioni

Comune, Degasperi: «Le circoscrizioni non erogano più servizi e sono diventate inutili, chiudiamole»

Il consigliere provinciale di Onda è caustico: «Il sindaco Ianeselli vuole rivitalizzarle? È pura propaganda, visto che le hanno praticamente smantellate fin dai sindaci precedenti e oggi lui persegue in maniera brutale quel disegno»

RIFORMA Finora 7 su 9 hanno dato parere positivo
DISSIDI Botta e risposta fra la circoscrizione Meano e Ianeselli
IL NODO
Circoscrizioni di Trento, gli sportelli chiudono

di Fabrizio Franchi

TRENTO. «Il sindaco Ianeselli vuole rivitalizzare le circoscrizioni? È pura propaganda, visto che le hanno praticamente smantellate fin dai sindaci precedenti e oggi lui persegue in maniera brutale quel disegno».

Il consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi, ex M5s, usa la mannaia contro la maggioranza di centrosinistra e il progetto sostenuto dalla delegata del sindaco, la consigliera comunale Silvia Zanetti che recentemente ha promosso un incontro per parlare di decentramento e rivalutazione delle circoscrizioni.

«Di che cosa stiamo parlando? - dice Degasperi - Di quale rivitalizzazione? Oggi 9 circoscrizioni su 12 sono chiuse, non erogano più servizi. Sono rimasti in piedi i consigli circoscrizionali, ma per conservare il consenso per gruppi di potere, sono ormai snaturate. Sono stati chiusi gli sportelli e i pareri dei consigli quando erano spinosi, sono stati messi nel cassetto. Tutto questo è avvenuto con la complicità di tutti i presidenti dei circoscrizione che fanno i portaborse del sindaco».

Degasperi fa un esempio: «A Montevaccino tagliano le corse degli autobus e non battono ciglio, se non con qualche uscita di circostanza. Due anni fa avevo fatto il giro degli sportelli. Mi sembra grottesco, hanno smantellato tutto. Sono diventati in piccolo il modellino del consiglio comunale, con le stesse logiche, le stesse scuderie, le stesse politiche».

Quindi che fare? Per Degasperi bisogna guardare alla Svizzera e fare un esperimento: «Sperimentiamo il sistema svizzera dell'assemblea aperta: vengano nominati come delegati i consiglieri comunali e si organizzino assemblee dove i cittadini decidono, davvero. Può essere un sistema per avvicinarli. No invece - attacca Degasperi - ai maccheroni a Carnevale, e la lucanica a settembre. Va conservata l'identità dei sobborghi. Abbiamo sempre detto che Trento era un Comune policentrico e andavano conservate, mentre nel resto d'Italia le hanno eliminate. I nostri sobborghi, hanno una loro storia le circoscrizioni servono per salvaguardare l'identità e per aiutare i cittadini, per non obbligarli a scendere in piazza Fiera per un documento anagrafico. È inutile fare le ciclabile: se uno abita a Montevaccino non viene in centro in bicicletta, e visto che le corse dell'autobus le hanno tagliate è ovvio che prende l'auto. Chi abita a Sopramonte, a Cadine, alla Grotta che cosa deve fare?» Quindi fa una proposta radicale: «Cancelliamo le circoscrizioni e spostiamo i 600 mila euro di costo sui servizi, assumendo del personale che fornisca servizi ai cittadini».

Ma Degasperi allarga il discorso: «È inutile chiedere pareri sulle trasformazioni dei terreni agricoli e quando le circoscrizioni dicono di no, si ignora il loro parere. È in questo modo che pensano di avvicinare i cittadini alla politica? A Villazzano sono state fatte edificazioni su terreni agricoli e quando la presidente ha eccepito qualche dubbio è stata zittita. Non tutti sono allineati, anche a Meano hanno preso una posizione molto determinata, così pure il presidente Geat di Piedicastello. È singolare invece che ci siano sobborghi martirizzati dalla vicenda del bypass e che confermano la fiducia all'amministrazione».

E poi ironizza: «La prossima settimana c'è la sagra di Montevaccino: voglio vedere chi ci va, dopo avere tagliato le corse degli autobus, sostituendole con un gestore privato che, anziché un autobus con il pianale tradizionale necessario per chi ha problemi, l'ha sostituito con un furgone da dieci posti. Dicono che non ci sono i numeri per riempire le corse, ma così saranno sempre meno, le persone bisogna abituarle, non disincentivarle. Così si sentono prese in giro. La circoscrizione doveva ribaltare il tavolo al sindaco. L'operazione di Silvia Zanetti è pura propaganda perché dicono il contrario di quello che è stato fatto. La politica è credibile quando c'è coerenza tra quello che dice e quello che fa».

Degasperi ricorda che Zanetti era all'opposizione: «Non so quale atto della maggioranza l'abbia portata a cambiare idea».

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