Trento / Il tema

Movida: ecco cosa faranno gli addetti ai controlli contro i comportamenti molesti

Dovranno monitorare le zone «critiche» per supportare i gestori dei bar nelle ore serali e notturne (richiesti 4 steward per 35 giornate). Il servizio finanziato dal Comune verrà supervisionato dalla polizia locale: tra le aree più sensibili, piazza Duomo, via Calepina, via Santa Maria Maddalena e largo Carducci

LA NOVITÀ Soldi del Comune ai bar per i vigilantes
IL CASO La movida «silenziata» non piace agli studenti
BLITZ Polizia in centro storico, nei locali e alle Albere

di Francesca Cristoforetti

TRENTO. Per contenere la cosiddetta «mala movida», quella più chiassosa e rumorosa che si protrae ben oltre l'orario consentito, arriveranno degli «street tutor», propriamente detti «addetti al controllo».Si tratta di figure non nuove nel centro cittadino che avranno l'incarico di controllare le zone considerate più "critiche".

Sarà questa, quindi, la nuova soluzione che verrà messa in atto dall'amministrazione comunale, come annunciato dal sindaco Ianeselli. Il servizio, che dovrebbe partire fra qualche settimana sotto la supervisione della polizia locale Trento Monte Bondone, verrà affidato attraverso un bando, per cui è stato stanziato un fondo da 20mila euro da «destinare sperimentalmente per l'anno 2024», si legge nell'avviso per la concessione dei contributi che copriranno «una parte dell'onere complessivo, comunque in misura non superiore all'80% della spesa».

Quattro addetti per un totale di almeno 35 giornate con orario 20-02 nelle giornate di mercoledì, venerdì e sabato, secondo le indicazioni fornite dalla locale.

Le aree che saranno interessate sono piazza Duomo, via e vicolo Santa Maria Maddalena, largo Giosuè Carducci e via Calepina, ma non si esclude la possibilità nell'ampliare le zone di monitoraggio, in base alla necessità, come per esempio le Albere. Dunque la domanda, per conto dei gestori dei pubblici esercizi, potrà essere presentata da associazioni di categoria relative ad attività di pubblico esercizio; società di servizi di associazioni di categoria e consorzi di operatori di attività di pubblico esercizio.

Questo, va sottolineato, non ha nulla a che vedere con le polemiche sorte ieri a seguito della serata di inaugurazione della nuova pizzeria Assaje in largo Carducci che, come ha tenuto a specificare il primo cittadino, «può essere soltanto una bellissima notizia, visto tutte le continue chiusure delle attività nel centro storico». L'evento inaugurale era totalmente autorizzato e in piena regola, con la festa che si è conclusa come previsto entro le 22. Passando invece dalla questione "divertimento" a quella dei "comportamenti scorretti", la musica cambia.

«Per questo abbiamo deciso di ingaggiare delle figure che possano essere di supporto agli stessi esercenti pubblici nel contenimento di quello che possono essere atteggiamenti sopra le righe che possono sfociare in atti vandalici».La situazione per esempio nella zona del vicolo Santa Maddalena è ormai nota da tempo: più volte i locali in quell'area, in particolare "Kafè Matrix", "La Scaletta" e "Dejavù", sono stati destinatari di ordinanze da parte del sindaco, nelle quali oltre al divieto di somministrazione di alcolici in fascia oraria notturna, era stato imposto anche l'obbligo di impiegare almeno un addetto ai servizi di controllo.

La misura era stata adottata per cercare di trovare un equilibrio tra esigenze diverse, un compromesso tra i residenti del centro, che più volte avevano lamentato gli schiamazzi fino a tarda notte anche oltre l'orario di chiusura dei bar, e i giovani, spesso studenti universitari, che volevano trascorrere del tempo insieme.

Giovedì scorso, però, il Comitato anti-degrado che raccoglie diversi residenti, è tornato all'attacco. «Il ritorno degli studenti e di un maggior movimento in città, porta con sé un aumento dell'afflusso di persone anche la sera. Cercheremo di fare il possibile per conciliare le esigenze di tutti», ha risposto Ianeselli.

comments powered by Disqus