Società / L'emergenza

Trento, nuova struttura con 33 posti per persone senza casa

Inaugurata oggi "Casa Baldè", un complesso di moduli abitativi temporanei allestito a cura del Servizio prevenzione rischi e dalla Centrale unica emergenza della Provincia

TRENTO - È stata inaugurata a Trento una nuova struttura d'accoglienza allestita in moduli abitativi temporanei che potrà accogliere fino a 33 persone senza dimora. Si chiama Casa Baldè ed è stata preparata dal Servizio prevenzione rischi e dalla Centrale unica emergenza della Provincia di Trento.

La struttura sarà gestita dall'associazione Amici dei senzatetto.

"È doveroso oggi essere qui per dare valore a questo luogo. La Provincia autonoma di Trento vuole mantenere forte il suo impegno a sostegno delle persone che hanno bisogno di essere accolte, attraverso una serie di interventi mirati che si sviluppano su più livelli, per garantire risposte adeguate alle diverse necessità stagionali", ha dichiarato l'assessore provinciale alle politiche sociali Mario Tonina.

Complessivamente per l'inverno 2024-2025 viene garantita l'accoglienza per persone senza dimora per oltre 320 posti letto.

"Sappiamo - ha aggiutno Tonina - che l’inverno rappresenta un periodo particolarmente critico per chi vive in condizioni di grave difficoltà. Il sistema di accoglienza che abbiamo sviluppato in sinergia con gli enti e i soggetti del territorio è in grado di rispondere ai bisogni specifici, oltre ad integrare diverse tipologie di accoglienza – ordinaria, invernale e straordinaria, attraverso il Piano Freddo – offrendo così un supporto continuo e flessibile.

Il nostro obiettivo è offrire un supporto concreto che tenga conto di dignità, salute e inclusione. La delibera che la giunta provinciale ha approvato recentemente su mia proposta intende dare le giuste risposte in questo senso.

Il Trentino, per quanto riguarda il volontariato, ha dimostrato nel tempo di credere in quei valori che fanno parte delle nostre radici e su cui si fonda la nostra aqutonomia. I trentini sanno aiutare le persone che hanno bisogno con grande senso di responsabilità".

Per il Piano freddo in particolare, l'assessore ha ringraziato Palatucci e tutti i volontari impegnati in questo progetto di solidarietà per la loro sensibilità e sottolineato la sinergia che si è andata sempre più consolidando tra Servizio Politiche sociali e Protezione civile provinciale, con il coinvolgimento del Comune di Trento e Rovereto, del Terzo settore e delle associazioni di Protezione Civile.

"Sono qui per sottolineare l’importanza di questo Piano e per mettere in luce come questo è possibile proprio grazie al coinvolgimento e collaborazione delle diverse realtà del territorio. Solo con la capacità di lavorare insieme riusciamo a dare un supporto concreto alle persone in difficoltà. Credo che nell'anno in cui Trento è capitale europea del volontariato questa iniziativa abbia ancora più valore e la Provincia intende dare la giusta attenzione a questo impegno”, ha concluso .

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