Comune / Futuro

La funivia Trento-Bondone? Uno spreco di soldi, dice la Rete dei Cittadini: «Costi insostenibili e tutti pubblici»

I privati si sono tirati indietro, pagheranno Provincia e Comune: «Invece di investire in sanità e infrastrutture utili al cittadino»

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TRENTO. L'amministrazione comunale e la Provincia evidenziano entusiasticamente i passi avanti verso la realizzazione della nuova funivia del Bondone, ma non tutti ne sono contenti. La Rete dei Cittadini, in particolare, evidenzia le criticità del progetto, a partire dai costi - di realizzazione e di gestione - che ritiene insostenibili.

«La nostra classe politica ha dimostrato, con l'investimento in questo progetto, una capacità sconcertante di gestire le risorse pubbliche in modo tutt'altro che responsabile - scrive il comitato - Non contestiamo il principio di investire in nuove opere, ma crediamo sia necessario valutare il contesto, considerare le priorità e agire con responsabilità e sobrietà. Un'opera come la funivia per il Bondone, che si prospetta già come un'iniziativa in costante deficit e che comporterà una spesa pubblica di milioni di euro, non può essere vista come un intervento prioritario rispetto alle urgenti necessità sociali, sanitarie e infrastrutturali che colpiscono ogni giorno i cittadini di Trento».

I fondi, ribadisce il comitato, dovrebbero andare altrove: «In un momento in cui ospedali, servizi sociali e abitativi, barriere architettoniche e trasporti pubblici necessitano di interventi immediati e decisivi, appare insensato destinare somme così elevate a un'infrastruttura di dubbia utilità e con prospettive economiche fragili. La Rete dei Cittadini non intende restare in silenzio davanti a un tale spreco: come cittadini, chiediamo investimenti che rispondano ai reali bisogni del territorio, che migliorino la qualità della vita e che supportino i servizi essenziali per tutte le fasce di popolazione. Progetti come questo dimostrano, invece, una grave mancanza di decoro e sobrietà nel governare, ignorando l'urgenza delle esigenze quotidiane della comunità».

Soprattutto, il comitato vede con rammarico il venir meno di investimenti privati: «Non è la prima volta che sentiamo parlare di un progetto per il Bondone, e in passato era stato prospettato un piano di collaborazione pubblico-privata per lo sviluppo dell'area. Di questa proposta, che avrebbe consentito un impegno più sostenibile delle risorse pubbliche, non si è più sentito parlare. Si è preferito avviare un progetto che graverà esclusivamente sul bilancio pubblico, lasciando da parte alternative meno onerose».

Noi della Rete dei Cittadini chiediamo con fermezza che il governo della Provincia riveda le sue priorità e risponda alle reali esigenze della cittadinanza. Trento e il Trentino meritano un'amministrazione responsabile, che non si lasci incantare da progetti superficiali, ma che lavori per garantire infrastrutture e servizi efficienti, accessibili e funzionali a tutta la comunità».

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