Solidarietà / Persone

Carolina Paolazzi, per 27 anni ha cucinato (e non solo) al Punto d'Incontro: il commosso addio

Ora aprirà un locale nella sua Val di Cembra, la sostituirà Paula insieme ad un ex ospite che diventerà cuoco «e anche questa è una bella storia». In tanti anni, Carolina ha visto cambiare anche il profilo di chi bussa al Punto d'Incontro: "All'inizio erano tutti italiani. Ora sono quasi tutti stranieri"

di Leonardo Pontalti

TRENTO. In ventisette anni, al Punto d'Incontro ha fatto molto più che preparare semplicemente pasti, tanto che oltre a scaldare con le sue pietanze, ha scaldato cuori. Non è un caso che nell'ultimo giorno di un pezzo di vita iniziato il primo gennaio del 1997, Carolina Paolazzi sia stata salutata con tanta commozione e tanto affetto: ognuno dei 220 ospiti si è presentato in sala con un fiore da darle, assieme a un abbraccio.

«È stata un'esperienza che mi ha dato tanto, fino alla fine con questa inaspettata ventata di affetto», racconta Carolina, che ora tornerà nella sua Val di Cembra per aprire un locale assieme alla sorella Mariangela.

Lasciando la cucina del Punto d'Incontro in ottime mani: sarà sostituita dalla sua aiuto cuoca, Paula, ma non solo. Al suo posto, la struttura guidata dal presidente Osvaldo Filosi e dal direttore Mattia Civico ha potuto assumere un ex ospite, Baba Hamza, già al lavoro nel laboratorio di falegnameria di Mattarello: «È una delle cose che più mi fanno piacere - commenta Carolina - il fatto cioè che possa aver lasciato spazio a chi ha vissuto davvero in tutto e per tutto il Punto d'Incontro».

Come del resto ha fatto lei «e il fatto che grazie a lei possa restare con noi Baba è la dimostrazione di quanto Carolina abbia dato a questa nostra realtà, fino all'ultimo», ha aggiunto con commozione Civico.

«Ero arrivata qui grazie a suor Betta che mi aveva detto che cercavano aiuto in cucina», racconta Carolina ripercorrendo i suoi inizi: «Ho conosciuto don Dante, ho lavorato con Piergiorgio Bortolotti, ho incontrato tantissime persone capaci, generose sempre aperte all'altro».

In tanti anni, Carolina ha visto cambiare anche il profilo di chi bussa al Punto d'Incontro: «All'inizio erano tutti italiani. Ora sono quasi tutti stranieri e abbiamo dovuto cambiare anche il modo di lavorare in cucina, ad esempio evitando il maiale. Ho visto la società cambiare. Ma non il cuore di chi lavora e di chi qui si sente a casa». 

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