Cinema, la vicesindaca Bozzarelli annuncia una nuova sala alla ex facoltà di lettere
Ma arriverà nel 2028 (cento posti) e farà parte del progetto del Polo innovazione cultura impresa. E sull’ex cinema Roma, Geat attacca: «Licenza edilizia ottenuta molto rapidamente»
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TRENTO. La chiusura definitiva del cinema Roma non è sicuramente arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ma se fino a questo momento si è solo ragionato sul futuro delle sale cinematografiche a Trento, ora c'è chi si aspetta un concreto passaggio ai fatti.
In particolare le centinaia, se non migliaia, di appassionati del cinema "vecchia maniera": quello delle poltroncine, dei pop corn durante la proiezione sul grande schermo.
Sul fatto che questa sia la strada da percorrere anche in futuro, la vicesindaca di Trento e assessora alla cultura Elisabetta Bozzarelli si è detta in parte d'accordo. E novità importanti sono in arrivo, anche se non nel brevissimo futuro: «Nel 2028 vedremo una nuova sala cinema con un centinaio di posti all'ex facoltà di Lettere, dove sorgerà il Polo innovazione, cultura e impresa, sicuramente un primo passo importante - ha dichiarato - Inoltre, negli ultimi mesi l'assessora provinciale Francesca Gerosa ha parlato di un potenziale intervento nell'attuale stazione delle corriere: se questa idea dovesse tramutarsi in qualcosa di più concreto, da parte del Comune di Trento ci sarà massima disponibilità ad avviare un progetto insieme».
C'è però da tenere in considerazione due aspetti, tutt'altro che secondari. Il primo riguarda il ruolo dei privati: «Come visto prima con il cinema Astra e poi con il Roma, nonostante l'intervento di più soggetti, tra cui anche quello della nostra amministrazione, i privati hanno tutto il diritto di proseguire con le rispettive progettualità nonostante queste possano non trovare la condivisione della cittadinanza - ha proseguito la vicesindaca - Bisogna allora lavorare per convincerli ad investire ancora sui cinema, proprio come fatto all'epoca sul Roma, anziché per esempio su un nuovo supermercato. In quanto Comune, possiamo svolgere un ruolo di facilitatori e favorire quanto più possibile investimenti di questo tipo, ma senza intervenire in modo troppo diretto».
Il secondo aspetto riguarda la nuova "impronta" di cultura che l'amministrazione comunale sta cercando di dare alla città. Dalle iniziative teatrali al cinema diffuso nei sobborghi, sono solo alcuni esempi di iniziative capaci di coinvolgere le comunità e di stimolare in loro la voglia di avvicinarsi all'ambito culturale. «La crescita di questa sensibilità, oltre alla passione per il cinema in senso stretto, sono elementi sui quali lavoreremo sicuramente per rispondere alle domande e alle esigenze dei cittadini», ha concluso Bozzarelli.
Sul tema è intervenuto inoltre anche il candidato sindaco di Generazione Trento alle elezioni del prossimo 4 maggio, Claudio Geat, che da ex presidente circoscrizionale ha voluto ribadire: «Ho sentito l'attuale primo cittadino dire che l'amministrazione comunale si sta adoperando per una soluzione, ma in tutto questo tempo non è stato fatto nulla per risolvere il problema. Per questo confido più nella risposta giudiziaria che in quella politica. Ed anche rispetto alla concessione edilizia, ottenuta molto velocemente, ho le mie perplessità, così come in merito alle modalità con le quali si interverrà in quell'area e a ridosso delle case. L'ipotesi della stazione delle corriere? Recentemente avevamo chiesto al Comune: ci hanno risposto che nulla è stato ancora deciso».