Università / Alloggi

Ampliamento dello studentato Sanbapolis, il Demanio curerà l'aggiornamento delle pratiche

Il progetto è del 2022 e va rivisto, alla luce della nuova normativa del Codice degli appalti: la Provincia si affida all’Agenzia per «snellire» il procedimento

PREZZI Trento, aumento record del costo di case e affitti in città

TRENTO. Trento ha fame di alloggi universitari, anche perché se gli studenti si rivolgono al mercato, fanno schizzare verso l’alto i prezzi degli immobili e degli affitti: sta già succedendo, come testimoniano numerose statistiche, e questo crea una impossibilità delle famiglie a ceto medio nel trovare casa a Trento (infatti migrano a Pergine, Aldeno, Val dei Laghi). L’ampliamento dello studentato di San Bartolomeo, da tempo previsto, è una prima risposta, ma il progetto del 2022 è da aggiornare. Per questo la Provincia si affida all’Agenzia del Demanio.

La giunta provinciale ha infatti siglato oggi una convenzione con l'Agenzia del Demanio per aggiornare il progetto di ampliamento campus universitario di Sanbapolis e snellire la realizzazione delle nuove residenze universitarie. 

Il progetto della costruzione del "Blocco G" di San Bartolameo risale al 2022 quando è stato presentato sul V Bando L338/2000 per un co-finanziamento da parte del Ministero dell'Università e Ricerca ed è stato inserito nella lista dei progetti finanziabili. Data l'importanza di questo investimento, la Provincia nel corso del 2023 ha deciso di procedere con la realizzazione, coprendo con risorse proprie il co-finanziamento statale. Per effetto delle nuove disposizioni del Codice dei Contratti pubblici che prevede contenuti del piano di fattibilità economica diversi da quelli precedenti, si è reso necessario l'aggiornamento dei documenti progettuali predisposti per la realizzazione dello studentato.

Per redigere l'aggiornamento in questione la Giunta provinciale ha deciso di avvalersi dell'Agenzia del Demanio. L'accordo in essere impegna l'Agenzia a verificare e adeguare il piano di fattibilità economico relativo al Blocco G della residenza San Bartolameo, mentre l'esecutivo fornirà ogni tipo di informazione e documento utile, pareri, autorizzazioni e nulla osta da parte di altre amministrazioni pubbliche al fine di agevolare il compito dell'Agenzia del Demanio e accelerare l'iter di costruzione della struttura.

Tutto tace invece per altre strutture, come la “Nave” di San Pio X di proprietà dell’Itea, che era pronta a diventare studentato, ma il cui progetto fu bloccato dall’arrivo della neo-presidente di Itea Francesca Gerosa, che fece non poco arrabbiare l’Università, indicando un uso abitativo per lo stabile che è abbandonato ormai da quasi 15 anni. Ed è ancora abbandonato, mentre Gerosa ha lasciato l’Itea ed è oggi vicepresidente della giunta provinciale.

Ancora de definire, invece, la realizzazione dell’area di Piedicastello in Destra Adige, interessata da una complessa programmazione complessiva nell’ambito del Prg del Comune di Trento in sintonia con la Provincia. Mentre aumenta ogni giorno l’offerta di «studentati» privati costruiti da imprenditori o cooperative a Trento città: un vero business, altamente remunerativo.

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