Società

Quando l'indipendenza economica è libertà: il dibattito a Trento

Ritorna “Amarsi ancora”: nel quartiere di San Martino, con il patrocinio del Comune di Trento, domani, sabato 12 aprile, dalle 16 alle 18 ci si concentrerà sul mondo del lavoro

TRENTO. Ritorna “Amarsi ancora”, la serie di incontri dedicati alle tematiche con cui quotidianamente devono convivere - e spesso purtroppo scontrarsi - le donne, affrontate con confronti, dibattiti e sportelli gratuiti promossi dallo Spazio Mar, nel quartiere di San Martino, con il patrocinio del Comune di Trento, che domani, sabato 12 aprile, dalle 16 alle 18 si concentrerà sul mondo del lavoro.


L’appuntamento è quantomai importante, perché da sempre una delle questioni chiave delle problematiche di genere riguarda la possibilità di poter sviluppare una vita professionale appagante, dal punto di vista della realizzazione personale, dell’equità del compenso, della conciliazione con la famiglia.


Come sempre, se ne parlerà con figure competenti e preparate: in questo caso Annalisa Santin della Uil del Trentino, che metterà a disposizione delle partecipanti la propria esperienza e il proprio tempo per brevi colloqui individuali.


Sarà facile confrontarsi su argomenti anche complessi, grazie al connubio, nell’appuntamento di domani con Pane e femminismi, il gruppo di lettura curato, sempre nel quartiere da Stefania Clemente. Il volume scelto per la giornata di domani si sposa, non certo a caso, perfettamente con le tematiche di fondo. Si tratta infatti di “Lo statuto delle lavoratrici: come ti senti, a cosa hai diritto, dove possiamo cambiare” (Bompiani) di Irene Soave.


Grazie anche al saggio della giornalista del Corriere della Sera si rifletterà sullo stato dell’arte della condizione femminile nel mondo del lavoro, spaziando dalla disparità salariale alla difficoltà di acquisire indipendenza economica.


Che, quando manca o viene meno, rappresenta una minaccia per le donne, soprattutto in condizioni relazionali difficili, con situazioni di abuso o comunque border line che finiscono per essere sopportate o taciute per l’impossibilità di poter proseguire il proprio percorso da sole o comunque per la paura di non potercela fare.


Questo è uno dei fattori più pesanti e spesso meno sottolineati, nelle tante, troppe vicende di soprusi di cui purtroppo la cronaca non ci fa mai mancare nuovi esempi (senza contare i tantissimi casi che non emergono) e questo è un elemento che rende davvero importante l’appuntamento di domani, penultimo appuntamento del calendario di Amarsi Ancora.


Un complesso di proposte che in questi mesi sono state apprezzate e si sono rivelate preziose, nell’affrontare tematiche delicate ma purtroppo attualissime, una serie di occasioni di confronto e anche di aiuto concreto per tante donne, in un percorso che speriamo continui anche nei mesi a venire.