Sicurezza

Tridente, scontro sulla sicurezza: il tentato omicidio di sabato infiamma la campagna elettorale

Ianeselli: “In questi anni noi abbiamo lavorato tanto con il Tridente, per essere vicini ai cittadini attivi di quel complesso che hanno realizzato il gruppo di controllo di vicinato. Fatto molto, poi serve la repressione”. Lega e Forza Italia: basta con il buonismo

TRENTO Ferito dopo una lite, c’è un arresto per tentato omicidio

TRENTO. Della feroce aggressione di sabato notte al Tridente si discuterà anche oggi, 16 aprile, al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica con il prefetto Petronzi e i vertici delle forze dell'ordine. A chiederlo è stato il sindaco Franco Ianeselli. L'episodio - con il ferimento del giovane colombiano per mano di un nordafricano che ora è accusato di tentato omicidio - è diventato argomento della campagna elettorale, ma il primo cittadino ha ribadito come l'amministrazione, nella zona residenziale, stia facendo la sua parte.

«In questi anni - ha spiegato a margine della conferenza stampa post giunta del lunedì - noi abbiamo lavorato tanto con il Tridente, per essere vicini ai cittadini attivi di quel complesso che hanno realizzato il gruppo di controllo di vicinato. Tutti sanno come da mesi l'attenzione sui problemi legati alle frequentazioni di alcuni locali della zona sia massima e a dirlo sono le ripetute ordinanze di cui è oggetto il bar che sta dentro la piazza».

La Lega si è ritrovata proprio al Tridente per un sit in di solidarietà con i residenti, nel corso del quale è stata ribadita la convinzione che i problemi di sicurezza della città siano frutto anche della condotta dell'amministrazione di centrosinistra.

Sull'episodio di violenza è intervenuto anche Antonio De Leo di Forza Italia: «Vi è un problema di mentalità di una parte politica che da sempre si rapporta con la problematica con un finto buonismo anziché con una ferma condanna. Questo è un aspetto importante che deve stare a premessa delle azioni concrete, per le quali bisogna spendersi mettendole in campo tutte (per quelle di competenza) e coinvolgendo gli altri attori preposti quando si va oltre le competenze. I cittadini oltre ad avere paura ed un senso di scoramento, si sentono presi in giro nel momento in cui solo in campagna elettorale la sinistra ne parla: ma in questi anni perché non hanno agito?».

Ianeselli è stato tuttavia tranchant: non è accettabile trascinare sul terreno delle contese elettorali problemi riguardo ai quali il Comune non ha competenze o che si verificano, incidentalmente, dove il Comune è già attivo con iniziative che stanno dando frutti, per contestarne l'efficacia.

L'episodio - spiega infatti il sindaco - è avvenuto alle 3.30 del mattino fuori da un altro locale dove peraltro le accortezze per la sicurezza non mancano e i cui titolari sono a loro volta vittime dell'accaduto: «Serve il lavoro delle forze dell'ordine, ma serve anche un'azione sociale. In alcune parti della città, dove negli anni abbiamo lavorato anche con educatori di strada, abbiamo avuto dei buoni risultati e sul Tridente questa è la direzione che vogliamo prendere».

Ianeselli ha poi spiegato come sia complesso pensare a un presidio fisso per il complesso residenziale: «So che i residenti lo chiedono, ma dobbiamo fare i conti anche con i numeri delle forze dell'ordine. E a questo proposito ricordo a chi usa la sicurezza per attaccarmi che la mia richiesta al governo di centrodestra per avere anche a Trento l'esercito e Strade sicure giace da mesi senza alcuna risposta. E sempre a chi mi attacca sulla sicurezza porto l'esempio di via Maffei, dove è intervenuto anche il questore, meritoriamente, disponendo la chiusura per due settimane, perché quella sala scommesse dà problemi. Ecco, se poi arriva una sospensiva pure quando si muove il questore, va da sé che attaccare un sindaco su ambiti in cui non ha competenza è strumentale. Ma non dobbiamo rassegnarci, dobbiamo sostenere il nuovo questore che mi sembra abbia impostato la sua azione con determinazione e aiutare le forze dell'ordine, proprio anche con il controllo di vicinato».