«Sul Finonchio manca l'acqua» La Sat si appella al Comune

Manca il completamento dell'acquedotto per il rifugio Filzi

Un duplice appello, accorato, ai roveretani ed a chi amministra la città: «Invitiamo chi vive qui a frequentare di più i rifugi della città, il Lancia sul Pasubio ed il Filzi sul Finonchio, ed al Comune di Rovereto chiediamo invece un piccolo sforzo per garantire finalmente la fornitura d’acqua proprio sul Finonchio». A formulare queste richieste è ancora una volta Bruno Spagnolli, presidente della sezione Sat di Rovereto.

«Manca l’allacciamento alle pompe delle rete di Serrada, che si trovano sul territorio del comune di Folgaria, e manca ancora il deposito da realizzare in cima» precisa Spagnolli. «Chiediamo al Comune di Rovereto che si faccia carico di questo piccolo sforzo, dato che fino ad ora non ha dovuto sborsare soldi nemmeno per la ristrutturazione del rifugio. E chiediamo anche che favorisca la collaborazione tra i due comuni (l’altro, appunto, è Folgaria) per poter completare l’acquedotto». Per rendere l’idea il presidente della Sat racconta che in una normale domenica, ossia nel giorno in cui di solito il rifugio è più frequentato dagli escursionisti, la struttura necessità di 3 metri cubi d’acqua. I gestori, al loro terzo anno, fino ad ora hanno cercato di arrangiarsi, ma non è facile. Il rifornimento è avvenuto con le autobotti per quanto possibile, ma è un servizio che ha i suoi costi e comunque provvisorio.

Nel frattempo un aiuto significativo può arrivare anche dai roveretani: «Dovrebbero frequentare di più i loro rifugi - ribadisce Spagnolli - perché molti arrivano fin davanti alla struttura ma non varcano nemmeno la soglia. Hanno bisogno del loro sostegno, anche perché sono stati costruiti (nel caso del Finonchio addirittura due volte) con i soldi ma soprattutto col il lavoro volontario dei roveretani».

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