Le Acli ripartono dal lavoro e lo fanno ad Ala, presso la Cantina sociale, al fine di stringere i rapporti fra mondo del lavoro e aziende del territorio. La tradizionale “formula” inaugurata dal Circolo Acli di Ala, ovvero di celebrare il primo maggio presso un’impresa significativa del territorio, è coincisa stamane con due importanti novità riguardanti rispettivamente la presentazione del nuovo presidente del circolo alense e del nuovo presidente provinciale del movimento.

Massimo Zendri, giovane aclista formatosi ai corsi della Scuola di comunità, è infatti subentrato a Claudio Azzolini “storico” presidente del Circolo che è riuscito in questo modo a passare il testimone ad un valido rappresentante delle giovani generazioni. Nel suo intervento Zendri ha ricordato le origini della festa del lavoro e l’impegno del movimento dei lavoratori nel dare dignità agli ultimi. “Credo sia importante non far passare questo giorno – ha affermato Zendri – senza esserci detti che il lavoro non è solo sopravvivenza, ma è soprattutto dignità”.

“Oggi, primo maggio, - è proseguito il giovane presidente di Circolo – è importante che noi tutti assieme ci prendiamo la responsabilità di promuovere una battaglia contro tutte le forme di povertà, come il lavoro precario, per promuovere una nuova cultura del lavoro”. Nel suo intervento il presidente provinciale delle Acli Luca Oliver ha posto il lavoro al primo posto nei programmi e nei progetti aclisti dei prossimi anni soffermandosi sull’importanza di sviluppare, a partire dai Circoli, una serie di proposte che partano anche dall’esigenza di fare impresa a partire dalla risorse del territorio.

Franco Franchini, direttore della Cantina sociale, ha ricordato il legame che sussiste fra il mondo della cooperazione e le Acli rilanciando il ruolo della viticoltura trentina in favore di uno sviluppo sostenibile. Sono quindi intervenuti portando il loro saluto e un contributo al dibattito sulle tematiche del lavoro il sindaco di Ala Claudio Soini e Mariano Nascivera delle Acli della Vallagarina.