La banda delle bici a Mori: rubate anche a Denis Bertolini
Raid di furti di biciclette nel cuore della notte fra mercoledì e giovedì, a Mori. Furti mirati, perpetrati da esperti alla ricerca di pezzi pregiati: fra le vittime anche l’ex ciclista professionista Denis Bertolini al quale, nella sua casa in centro alla borgata moriana, sono state rubate tre biciclette: due mountain bike e una bici da corsa. «Ho fatto tutta la vita in bici e non è mai successo niente – spiega Bertolini – purtroppo qui mi hanno sicuramente seguito e tenuto d’occhio». I malviventi sapevano dove cercare e come entrare. Hanno forato la lamiera del garage – l’unico, quello di Bertolini, fra i tanti del condominio sul quale si sono concentrati: dopo essersi introdotti hanno portato via tre biciclette, una splendida mountain bike personalizzata con telaio fatto su misura per Bertolini, un’altra mountain bike e una bici da strada ricordo della sua vita da professionista del ciclismo che aveva anche un alto valore sentimentale. I ladri, in base alla presenza di gente nei paraggi, devono aver agito in un lasso di tempo che va dalla mezzanotte alle 6 del mattino, quando il furto è stato scoperto.
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«State attenti – raccomanda Bertolini - controllate se qualcuno vi segue mentre rientrate dall’allenamento, se gira gente strana attorno a casa, perché tengono d’occhio i ciclisti e quando agiscono vanno a colpo sicuro».
L’ex professionista moriano non è stato il solo ad essere visitato dai ladri, la scorsa notte. Sempre in centro alla borgata, questa volta in zona limitrofa all’ufficio postale, altri due garage sono stati assaltati dalla banda. Due biciclette, una da enduro e una da downhill, sono sparite dalla casa di Cristina Boroni e del suo compagno, oltre che un’altra bicicletta da una casa vicina. In questo caso uno dei due garage svaligiati aveva delle telecamere di controllo che hanno immortalato uno dei malviventi in azione: dall’immagine della videosorveglianza si deduce l’ora, erano le 4.20 del mattino, e si vede l’ingresso di uno dei ladri. «Di dodici garage che ci sono qui vicino – spiega Cristina Boroni – hanno colpito solo noi due, penso andassero a colpo sicuro. Due giorni fa abbiamo visto una cosa strana, una piccola lucetta ripresa, ma non ci abbiamo fatto troppo caso invece ora ci rendiamo conto che erano venuti a controllare la zona e scegliere cosa rubare».
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