Ex Cariboni, la bonifica finale
Si avvia alla conclusione la bonifica dell’area ex Cariboni: la giunta comunale di Mori ha approvato il progetto esecutivo per i lotti A e B, per un importo a base d’asta di 283mila euro, di cui 229mila per lavori (comprensivi di 3.600 per oneri della sicurezza) e 54mila per somme a disposizione. L’area interessata è quella su cui sono presenti alcuni manufatti (in precedenza era stata conclusa la bonifica della zona di cantiere). L’approvazione dell’altro giorno è l’ultimo atto di un lungo iter, indispensabile per far partire l’appalto. Gli importi sono interamente coperti dalla Provincia.
La vicenda ha una storia lunga. Tutto inizia con la realizzazione del raccordo che porta al casello autostradale: al termine del lavoro preso in carico dalla Cariboni strade e gallerie Spa per conto della Società Autostrade A22, su circa 23mila metri quadrati (aree di proprietà di un privato, del Comune di Mori e della parrocchia di Santo Stefano che furono affittate alla Cariboni per esigenze di cantiere) rimasero opere abusive quali basamenti, vasche di decantazione e lavaggio, plinti e strutture di sostegno per attrezzature da cantiere, baracche in legno coibentato di cui alcune semidistrutte o incendiate. C’erano anche rifiuti come pneumatici, carcasse di autoveicoli, materiali inerti, cisterne in plastica e metallo, manufatti in calcestruzzo, legname, tubi in plastica e metallo, pareti prefabbricate, teli di nylon, carta e cartone, arredi, carcasse di elettrodomestici (frigoriferi, televisori, lavatrici), computer, stampanti, tubi al neon, residui della combustione, pallet e teloni plastici.
Nel luglio 2010, il Servizio per le politiche di risanamento dei siti inquinati e di gestione dei rifiuti della Provincia accolse la domanda di finanziamento per la bonifica e dunque il Comune, nel dicembre 2011, stabilì di attuare la fase esecutiva. Fu affidato alla Nuova Ecologia Srl, di Ravina di Trento, l’incarico di redazione del piano di indagine ambientale, propedeutico alla progettazione esecutiva della rimozione rifiuti, con bonifica e ripristino delle aree. Dopo altri passaggi burocratici, nel febbraio 2013 un primo affido di lavori di asportazione e smaltimento, con rimozione di 90 metri cubi di limo con presenza di idrocarburi, per 19.980 euro. Nel marzo 2013, nuova asportazione e smaltimento di 50 metri cubi di limo con presenza di idrocarburi, per 11.580 euro. Si arriva a novembre 2013 con l’approvazione del progetto esecutivo di «Bonifica superficiale area ex Cantiere Cariboni, completamento lotto “C” per 125mila euro. A ottobre 2014 viene approvata una variante progettuale.
Finiti questi lavori, diventa dunque possibile procedere e completare la bonifica: nell’agosto 2016 la società di ingegneria Rcp di Trento viene incaricata di: progettazione esecutiva, redazione piano della sicurezza, direzione lavori, misura e contabilità, coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e aggiornamento e completamento indagine ambientale per 9.400 euro euro. La delibera della giunta comunale della scorsa settimana apre l’iter per le procedure di appalto e dunque, finalmente, l’intero comparto potrà tornare al suo antico aspetto.