Spopolamento, casa Itea gratis per le giovani coppie in montagna

di Tiziano Dalprà

Quarto incontro pubblico per gli Stati generali della montagna l'altra sera a Luserna. Un incontro che ha visto la Provincia annunciare l'avvio di una sperimentazione unica nel suo genere in Trentino: per combattere lo spopolamento, degli alloggi Itea (per iniziare quattro) saranno offerti a canone zero a giovani coppie.

«Luserna, per la sua specificità, rappresenta una delle tappe fondamentali del nostro tour» ha esordito il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. Con lui sul palco gli assessori Stefania Segnana (Politiche Sociali) e Mattia Gottardi (Enti locali). Presenti i presidenti della Comunità Altipiani Cimbri, Nicoletta Carbonari, e della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi. A far gli onori di casa il sindaco di Lusèrn, Luca Nicolussi Paolaz, che ha esordito in cimbro evidenziando come questa lingua sia un patrimonio di tutto il Trentino. «Questi incontri alimentano aspettative, auguriamoci di vedere la luce in fondo al tunnel, la montagna piange ed è in crisi» ha detto il borgomastro.

I temi cruciali la mobilità, la viabilità, il rilancio dell'economia, la defiscalizzazione, le politiche sociali, l'istruzione. 
«Lo spopolamento, la denatalità ed il conseguente invecchiamento della popolazione sono i problemi enormi delle terre alte, fenomeno che porta ad uno sfaldamento di vicinanza e alla solitudine» ha detto Nicoletta Carbonari. «Bisogna tagliare la burocrazia, che spesso diventata un freno allo sviluppo. Chiediamo di poter sostenere le piccole realtà istituzionali (enti locali di montagna, Comuni, ndr ) abolendo gli adempimenti amministrativi che non siano strettamente necessari all'erogazione dei servizi pubblici», ha detto nel suo intervento il segretario della Comunità Roberto Orempuller. «Il Comune deve essere il presidio "fondamentale" w storico di autogoverno, viene prima della Provincia», ha sostenuto l'assessore Gottardi. «Il Comune di Luserna, con le gestioni associate, è diventato un semplice sportello», gli ha fatto eco Annamaria Trenti Kaufann, direttrice dell'istituto Cimbro. «Sosteniamo la centralità delle politiche per le famiglie, con più sostegno a quelle con figli tenendo conto anche della marginalità del Comune», ha detto l'assessore Segnana. «L'Autonomia trentina deve permettere ai

Comuni di poter svolgere la loro attività» ha convenuto il presidente Fugatti.
Sui temi sociali, molto seguito l'intervento del presidente della Rsa Casa Laner di Folgaria Davide Palmerini: «Siamo la più grande azienda dell'Alpe Cimbra, (69 posti , 72 dipendenti, ndr ), perché gli Altipiani hanno il più elevato tasso d'invecchiamento e dobbiamo essere pronti a nuove sfide».

Intervento sulla Valdastico di Stefano Bisoffi, al quale ha risposto Fugatti. «La Valdastico si farà: era nel nostro programma, non costerà nulla in termini economici alla Provincia, c'è un accordo che era già stato firmato dal mio predecessore e che noi dobbiamo rispettare. Sarà salvaguardata la sorgente dello Spino e si uscirà a Rovereto Sud».
«Va fatto un piano di sviluppo generale per la montagna» ha argomentato Luigi Nicolussi Castellan. «Un residente in montagna parte svantaggiato rispetto ad un cittadino: troppi i costi della vita nelle terre alte, per rilanciare la montagna il fattore economico è importantissimo» ha sottolineato il sindaco di Lavarone Isacco Corradi. Molti interventi, tutti legati ad un tema, il rilancio della montagna. Il sindaco di Aldeno Nicola Fioretti, che parlava anche per Cimone e Garniga, ha chiesto più autonomia gestionale per i Comuni. «Per noi pensionati vivere in montagna diventa sempre più difficile: costi alle stelle, e tra questi mettiamoci anche l'utilizzo indispensabile dell'auto. Il presidio dell'uomo in montagna è determinante altrimenti la stessa cadrà inesorabilmente sulle città e le ortiche cresceranno anche in piazza Duomo» ha ammonito Mario Bertoldi Mato.
«Vivere in montagna è più oneroso, ci vogliono delle agevolazioni per gli abitanti di queste terre», ha concluso Fugatti.


«Luserna diventerà un faro. Proprio quassù abbiamo intenzione di lanciare un progetto pilota per rilanciare la montagna e bloccare lo spopolamento» ha annunciato l'assessore alle politiche sociali della Provincia Stefania Segnana.
«A Luserna esiste un caseggiato di recente e moderna costruzione, di edilizia popolare. La proprietà è dell'Itea. Allo stato attuale ben quattro appartamenti della struttura risultano liberi e non occupati. Cercheremo, dopo una selezione adeguata, di metterci delle giovani coppie (dai 18 ai 40 anni, ndr ). Lo faremo a canone zero, in accordo con l'Itea. È un progetto di grande valenza sociale, non facile da attuare, anche per un complicato iter burocratico, ma siamo certi di poterlo concretizzare tra settembre ed ottobre del corrente anno», ha sottolineato l'assessore Segnana.
Qualcosa di innovativo per portare delle persone a vivere in terra cimbra. «Nel protocollo d'intesa ci sarà un articolo che obbliga i neo residenti di Luserna a partecipare attivamente alla vita del paese, di diventare pertanto protagonisti delle dinamiche di sviluppo della comunità», conclude Segnana. Il fatto di non pagare alcun canone d'affitto potrebbe invogliare qualcuno a salire fin quassù: a carico dei nuovi inquilini Itea solo le bollette. «È un esperimento, un progetto che guarda avanti. Luserna sarà il banco di prova per questa iniziativa», ha concluso l'assessore provinciale. 

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