Accerchiato da sette lupi a Folgaria, il racconto di Martino Raineri: “Pensavo di morire, ero terrorizzato”
Sbranato uno dei suoi due cani. E dichiara: “Lì e in molti altri posti ho sempre passeggiato anche con la nostra bambina, cosa potrebbe succedere?”
FOLGARIA. Ore 16 di ieri, malga Seconda Posta nel comune di Folgaria. Un maestro di sci del posto, Martino Raineri, aveva deciso di prendere i suoi due cani da caccia, due Setter, per farli sgambettare sui prati in quella zona. Improvvisamente il cane più giovane, di soli 2 anni, e di nome Teddy è corso più avanti.
L'uomo ha sentito un urlo di sofferenza ed è corso da lui insieme all'altro fedele compagno a quattro zampe. In quei pochi istanti il cane era stato aggredito ed ucciso. Giaceva a terra con un grande squarcio nel ventre, esanime. Di fronte a quella scena, intuendo la presenza dei lupi lì intorno, l'uomo ha preso il telefono per chiamare un amico.
«Anche se era spaventato non voleva creare allarmismo in quel momento - racconta la moglie di Martino - tanto più che aveva appena incontrato una famiglia con una bimba piccola che slittava in quel posto. Fortunatamente aveva indicato loro di proseguire nell'altra direzione, altrimenti sarebbero andati proprio incontro ai lupi». Mentre era al telefono per chiedere aiuto, si è accorto che era stato accerchiato da sette lupi.
«Erano tutti intorno a lui che si era accovacciato e cercava di proteggere l'altro cane che aveva con sè - continua la moglie -. Evidentemente puntavano al cane, non lo so. Sono rimasti più di mezz'ora a fissarlo. Lui a quel punto ha chiamato il 112, era nel panico, non riusciva nemmeno a muoversi».
In suo aiuto sono accorsi i forestali e si è mobilitata la Croce rossa, tra i primi ad arrivare c'erano il custode forestale del posto e il comandante dei pompieri. Ma in quegli interminabili minuti in cui l'uomo è rimasto al centro del branco ha avuto davvero paura. «Pensavo di morire, ero terrorizzato, avevo anche il cellulare quasi scarico. Avrei voluto scappare ma non ci riuscivo. I lupi mi fissavano, e probabilmente volevano prendersi anche Bode, l'altro cane che impaurito mi stava accanto», ha raccontato Martino esterefatto. Nel frattempo i soccorritori sono arrivati e hanno trovato l'uomo sotto shock.
«Uno dei forestali, mentre era lì con lui, gli anche fatto notare come poco distante fosse rimasto uno dei sette lupi che lo stava accerchiando - aggiunge la moglie dell'uomo -. Gli ha spiegato che si trattava del lupo che aveva sbranato il cane e che è rimasto per un'ora, anche in presenza dei soccorritori, a controllare quel che rimaneva della sua preda. E io continuo a pensare che lì e in molti altri posti ho sempre passeggiato anche con la nostra bambina, cosa potrebbe succedere?»
Le domande, i dubbi, le paure sono tante. Incontrare un lupo ormai non è cosa rara nei boschi del Trentino ma anche a pochi passi dai centri abitati. Fino ad ora erano stati avvistamenti oppure scoperte di aggressioni ai danni degli animali, ma mai era accaduto che un uomo venisse accerchiato come è accaduto ieri a Folgaria.
Il presidente Maurizio Fugatti, appena ha saputo l'accaduto, si è messo in contatto con la famiglia tramite il sindaco Micheal Rech. Il fatto indubbiamente rianimerà il dibattito sul tema (vedi articolo sopra). Alcuni giorni fa sei lupi erano stati avvistati accanto al ristorante "La Cogola" a Serrada, ai bordi del paese. Un luogo, come molti altri dell'altopiano, molto frequentato per le escursioni sia invernali che estive.
Il timore è che episodi come questo alimentino la paura della gente. I lupi anche in questo caso non hanno attaccato l'uomo ma potrebbero farlo? E se ci fosse stato un bambino?