Corno della Paura, svelato il mistero: il corpo ritrovato è di un turista ceco di 47 anni
Al recupero del corpo, avvistato da un'escursionista che si era affacciata dal Corno della Paura, hanno partecipato anche i vigili del fuoco. I volontari di Avio ed i pompieri del Saf, il nucleo speleo alpino fluviale dotato di droni per poter sorvolare la zona in cerca di tracce ed oggetti utili
AVIO. Un documento conservato tra i pochi brandelli di vestiti che aveva ancora addosso ha svelato l'identità del cadavere ritrovato mercoledì sotto il Corno della Paura (nella foto a destra), a 1.500 metri d'altitudine nel territorio di Avio. Si tratta di un uomo originario della Cecoslovacchia di 47 anni. O meglio, si tratterebbe, perché è molto probabile che il documento che portava addosso sia il suo, ma per procedere all'identificazione del cadavere è necessario il raffronto del Dna che verrà fatto nelle prossime ore. Il corpo infatti è ridotto in uno stato pietoso e non c'è stata la possibilità di avere altri raffronti per il momento.
Così come non è stato ancora possibile stabilire da quanto tempo fosse lì. Del caso si occupano i carabinieri della stazione di Avio, in stretta collaborazione con la compagnia di Rovereto guidata dal maggiore Pablo Salari. Al recupero del corpo, avvistato da un'escursionista che si era affacciata dal Corno della Paura, hanno partecipato anche i vigili del fuoco. I volontari di Avio ed i pompieri del Saf, il nucleo speleo alpino fluviale dotato di droni per poter sorvolare la zona in cerca di tracce ed oggetti utili.
Un elemento che potrebbe aiutare a ricostruire l'accaduto sarebbe emerso proprio dalle riprese con i droni: si tratta di alcune tracce che sarebbero compatibili con una caduta dallo sperone di roccia sovrastante a dove il corpo è stato ritrovato. Un altro indizio riguarda uno zaino, ritrovato in zona e che sarebbe stato consegnato alcuni giorni fa alla stazione dei carabinieri di Brentonico da alcuni escursionisti.
Questi i tasselli di un mosaico ancora tutto da costruire. Altri pezzi utili per ricostruire il disegno dell'accaduto potrebbero arrivare nelle prossime ore da qualche denuncia di scomparsa relativa all'uomo del documento d'identità. O alcune "tracce" lasciate dallo stesso durante il suo passaggio, probabilmente risalente ad alcune settimane o mesi fa, in Vallagarina o in qualche altro luogo del Trentino.
In attesa di raccogliere queste informazioni i carabinieri che indagano sul fatto non si sbilanciano. Certo, l'ipotesi più plausibile rimane quella di un escursionista precipitato durante un'escursione, dal momento che il punto in cui è stato ritrovato è proprio su uno dei sentieri segnalati su molte mappe del territorio trentino.
Questa ricostruzione non esclude però, almeno per il momento, altre ipotesi e non risponde ad alcune domande su questo misterioso ritrovamento. Perché familiari e conoscenti non hanno cercato l'uomo dopo la sua scomparsa, ad esempio? Era solo? Servirà tempo per trovare le risposte a questi interrogativi e dare un'identità ed una sepoltura al corpo che giace nella camera mortuaria della Pieve di Avio.