La coppia che ruba le borsette nelle auto: vittime le donne sole che le lasciano sul sedile del passeggero
Autori di questo, una coppia di sudamericani che stanno mettendo a segno dei colpi in Vallagarina seguendo sempre lo stesso copione. L'ultima segnalazione arriva da Ala ma sarebbe, appunto, sono una di tante. Il copione prevede che la vittima sia una donna perché serve anche una borsetta, una macchina e un pugno di monetine. Ma ecco quello che succede
VALLAGARINA. Un gesto di gentilezza (falsa) usato come espediente per commettere un furto. Autori di questo, una coppia di sudamericani che stanno mettendo a segno dei colpi in Vallagarina seguendo sempre lo stesso copione. L'ultima segnalazione arriva da Ala ma sarebbe, appunto, sono una di tante. Il copione prevede che la vittima sia una donna perché serve anche una borsetta, una macchina e un pugno di monetine.Ma ecco quello che succede.
La malcapitata, dopo aver fatto compere o essere uscita di casa, sale in macchina e appoggia la borsetta, con dentro un sacco di cose ma soprattutto il portafoglio e quindi denaro, sul sedile del passeggero. Prima di ingranare la marcia, sente battere al finestrino e si trova davanti il volto gentile (all'apparenza) di un uomo. Il sorriso vince le resistenze e quindi la donna abbassa il vetro per capire cosa vuole quello sconosciuto. Quest'ultimo, sempre con estrema gentilezza le spiega che l'ha fermata perché, salendo in macchina lei aveva perso delle monete.
Stupita dalla bontà del signore, la vittima non perde tempo a chiedersi se avesse avuto delle monete in mano o nella tasca della giacca, e apre la portiera. A terra ci sono effettivamente degli spiccioli. E quindi si abbassa per raccoglierli continuando a ringraziare lo sconosciuto che le ha fatto ritrovare quello che neppure sapeva di aver perduto.
Tutto bene? No, altrimenti non saremmo qui a scriverne. Tutta la scenetta ha un solo scopo, quello di distrarre la proprietaria della borsetta che nel frattempo è restata tutta sola sul sedile del passeggero. Mentre il finto gentile "intrattiene" la vittima, il complice (o meglio, la complice) apre l'altra portiera e veloce come una lampo prende la borsetta. Furto avvenuto e fuga dei ladri che avevano lasciato parcheggiata la loro macchina a pochi metri di distanza, pronti per scappare. In alcuni casi il furto è andato purtroppo a buon fine. In quello di Ala, invece, c'è stato l'intervento di una terza persona - questa sì, gentile e altruista - che da relativa distanza aveva osservato la scena.
Ad attirare la sua attenzione il fatto che l'uomo mentre si avvicinava alla macchina aveva lasciato cadere a terra delle monetine. Non c'erano dubbi sulla volontarietà del gesto che però appariva incomprensibile. Ma quando ha visto arrivare la complice, ha capito quelle che erano le reali intenzioni delle donne e quindi l'ha inseguita.
Vistasi scoperta la ladra ha lasciato a terra il suo bottino senza aver avuto, per fortuna, il tempo di prendere il portafoglio. Ed è quindi salita in auto assieme al finto gentile e fatto abbandonare le loro tracce. Quindi, e l'invito vale per tutti, fate attenzione. È brutto dubitare della gentilezza degli sconosciuti ma a volte un po' di diffidenza può salvare da un furto.