Ragazza incontra i lupi sotto casa: «Se la sono presa con la mia Megal, ho gridato e sono scappati»
Avio, la brutta esperienza di Francesca Busca, 18 anni, a Borghetto. «Porto sempre fuori i miei cani la sera per fare i bisogni, mai successa una cosa del genere». Il Comune chiede il pugno duro alla Provincia, con l'abbattimento dei predatori in questione: «Non esiste che arrivino in paese, non si possono più correre questi rischi»
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AVIO - Incontra quattro lupi mentre portava i suoi cani a fare i bisogni davanti a casa, non in una landa deserta ma ai bordi del paese, vicino alle abitazioni. É successo martedì sera a Borghetto all'Adige e a farne le spese, anche se alla fine si è salvata, è stata Megal, la cagnetta di Francesca Busca, un bulldog francese.
«Sono ancora molto scossa. - racconta Francesca con un filo di voce - Non me l'aspettavo anche perché è un'operazione che faccio tutti i giorni. Ho quattro cani e la sera li porto fuori per fare i bisogni, corrono intorno e poi rientriamo in casa».
L'altra sera, però, ad attenderli c'erano i lupi. «Io ero al telefono quando ho visto partire di corsa Megal. Dopo un po' l'ho sentita guaire e allora mi sono spaventata: ho acceso la torcia e ho visto che intorno a lei c'erano quattro lupi. Senza pensarci due volte sono corsa da lei puntando la torcia e gridando. Lo so che ho rischiato ma evidentemente è servito visto che i lupi sono scappati».
La cagnetta, adesso, sta bene. «Sì, per fortuna. Ma è stato davvero uno spavento enorme. A ripensarci ho avuto paura per i miei cani. Non è possibile rischiare così davanti a casa».
Anche il papà, Stefano Busca, è scosso. In questi giorni è all'estero ma sapere di avere un branco di lupi intorno a casa non è affatto piacevole.
«Non è possibile una cosa del genere. Sto parlando della zona alta di Borghetto, ci sono 15 case e l'aggressione è stata alle 20.15, non nel cuore della notte. Non posso aver paura a uscire di casa ma purtroppo non possiamo fare nulla. Mia figlia ha 18 anni e perché non può uscire di casa col suo cane?».
Un interrogativo che si pone anche l'amministrazione comunale. Sia il sindaco Ivano Fracchetti che il vice Alvise Salvetti non ci stanno e chiedono il pugno duro da parte della Provincia. «Non esiste che i lupi arrivino in paese, non si possono più correre questi rischi. Una ragazza in giro col cane, quattro lupi pronti ad azzannare non va affatto bene. Se mordevano lei? La forestale ci ha confermato che si tratta proprio di un branco di lupi e abbiamo già presentato richiesta alla Provincia per il rimborso dei danni, almeno delle spese sostenute dal veterinario per curare il cane».
Fracchetti e Salvetti, però, vanno oltre e chiedono l'abbattimento.
«Legalmente si può fare e, come Comune, dobbiamo garantire la sicurezza della popolazione. Per questo, visto quanto successo ieri sera (martedì, ndr) insisteremo con la Provincia affinché vengano abbattuti i lupi confidenti che girano tra le case dentro il paese».
La presenza dei grandi carnivori, insomma, fa paura. E il Basso Trentino registra spesso episodi di lupi nei centri abitati, specie quelli che scendono dai Lessini o dal monte Baldo. «Così non va bene. Ormai sono davvero troppo vicini alle persone e, in caso di aggressioni, si possono abbattere. É quello che chiediamo a Trento, vogliamo sentirci più sicuri e non aver paura a uscire di casa con il nostro cane».
In zona la presenza del predatore è segnalata da tempo ma, fino ad ora, nessuno aveva avuto un incontro «faccia a faccia» con un lupo di fatto sull'uscio. E il sindaco, infatti, chiede interventi mirati: «Non va bene, muoviamoci prima che sia troppo tardi».