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Gabbiano positivo all’aviaria trovato in Valle dei Laghi, l’assessora Zanotelli: “Stiamo monitorando la situazione”

Al momento non c’è nessun allarme, ma dalla Provincia si precisa che è importante adottare alcune precauzioni nel caso di ritrovamenti di uccelli morti. Ecco tutto quello che bisogna sapere

GARDA Problema aviaria, il punto

TRENTO. In questi giorni alcune comunità di gabbiani che vivono sulle rive del Lago di Garda, in particolare sul lato bresciano, sono state colpite dal virus dell’influenza aviaria ad alta patogenicità. Nei giorni scorsi è stato raccolto, anche in provincia di Trento, in Valle dei Laghi, un gabbiano risultato poi positivo al virus dell’influenza aviaria.

Questo virus di solito non infetta l’uomo anche se sono possibili sporadici casi di infezione umana in seguito di contatti diretti con animali infetti o le loro escrezioni. Per questo è importante adottare precauzioni nel caso del ritrovamento di uccelli morti.
 

«Stiamo monitorando la situazione – afferma l’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli – tramite Apss e l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, il centro di competenza territoriale individuato a livello nazionale e siamo in contatto con i colleghi della Regione Lombardia e della Regione del Veneto. Al momento la situazione è sotto controllo ma raccomando prudenza per l’elevato numero di ritrovamenti nei territori confinanti».


Nei primi mesi dell’anno l’influenza aviaria ad alta patogenicità è ricomparsa in diversi Paesi dell’Unione europea come Francia, Belgio, Germania e Paesi Bassi mietendo vittime nelle colonie di gabbiani comuni.
 

Pur non essendo, al momento, il quadro di tale malattia particolarmente preoccupante per la provincia di Trento è bene adottare dei comportamenti prudenti per prevenire il possibile passaggio del virus agli animali allevati nel nostro territorio. È importante segnalare immediatamente alle unità operative di Igiene e sanità pubblica veterinaria dell’Apss competenti per territorio qualsiasi moria anomala del pollame allevato.


Si raccomanda, soprattutto nella zona interessata dal rinvenimento del gabbiano infetto, di mantenere il più possibile al chiuso il pollame allevato per evitare contatti con altri volatili selvatici. È altresì importante segnalare al Corpo forestale attraverso il numero 112 il rinvenimento di carcasse di volatili, soprattutto se si tratta di un fenomeno che riguarda un certo numero di uccelli, evitando di manipolarli.
 

Per informazioni contattare (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12) il numero dell’Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria: 0461 904584.

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