Borgo, megastore cinese da 800 mq
Mentre il Lidl sta per chiudere il negozio di 566 mq in via Roma, dall’altra parte del centro storico di Borgo Valsugana, in via Hippoliti, sta per aprire un nuovo «mercatone» da quasi 800 metri quadrati dove si potrà comprare di tutto: abbigliamento, casalinghi, articoli di cancelleria.
Quello che da inizio maggio verrà aperto dove fino al 2006 c’era il supermercato Casillo, nell’edificio in fase di ristrutturazione destinato a funzioni abitative e commerciali, che sorge a fianco della Volksbank e di fronte al centro intermodale, non è un negozio qualsiasi. Infatti, fa parte di una catena cinese che si sta diffondendo in Trentino tramite una serie di società concatenate tra loro.
La grande insegna già montata all’ingresso, Teng Fa, davanti a vetri oscurati da tende, si richiama direttamente a questo piccolo gruppo commerciale, in crescita: a Mori c’è la Tengfa snc di Chen Tipai e Hu Yunbo, attiva dal 2008; ad Arco la Tengfa 2 srl sempre amministrata da Chen Tipai con soci Hu Yunfu (al 99%) e Hu Yunzhang, attiva da dal 2011 con sei addetti; a Mezzolombardo dal 2012 c’è la Tengfa 3 srl di cui è amministratore Hu Yunzhang, socio stavolta al 99% mentre Hu Yunfu ha solo l’1% delle quote (undici gli addetti dichiarati al 30 settembre scorso, due le unità locali). Infine, ecco Tengfa 4 srl di Borgo Valsugana, registrata il 27 ottobre scorso e al momento ancora inattiva, amministrata da Xia Xuechenhui, di cui ancora Hu Yunzhang è socio con l’1% delle quote e Xuenchenchui detiene il resto. La società Tengfa non ha acquistato, in via Hippoliti, ma andrà in affitto. Il negozio avrà cinque addetti e arricchirà l’offerta di Borgo, paese il cui tessuto di piccoli negozi in questi anni ha comunque retto alla crisi e all’avvento del centro commerciale da quasi 8mila mq, aperto alla periferia ovest.
«C’è stato un ricambio fisiologico - spiega infatti Nicoletta Stroppa, responsabile del servizio Commercio del Comune -, ci sono negozi che aprono e chiudono, ma non abbiamo assistito a molti cambiamenti. E Borgo è ormai abbastanza satura, dal punto di vista dei negozi».
A confermare il trend è anche Adelino Valerio, ex presidente ma ancora nel direttivo di Borgo Commercio Iniziative, che ha una sessantina di associati: «Abbiamo retto, ma l’anno scorso è stato il primo anno veramente duro. La crisi si è sentita molto, anche a Borgo. Forse sono finite molte casse integrazioni e chi aveva gli ammortizzatori non ha trovato nuovo lavoro e la sensazione è anche che tanti abbiano dato fondo ai risparmi».
Per quanto riguarda l’apertura del bazar cinese, Valerio non è preoccupato: «Dal mio punto di vista, più offerta c’è e meglio è. Anche se non è il massimo dell’offerta, quella di uno store cinese, perché servirebbe qualità alta per combattere meglio il momento. Vedremo se il mercato accetterà questo arrivo, ma sono eventi che non si possono bloccare».
D’altra parte, Borgo ha sopportato molto bene l’arrivo del centro commerciale, ha un’offerta variegata, «non facile da trovare in un centro storico così piccolo e caratteristico». Ma non si può restare fermi, dice Valerio, che anticipa l’idea di fare un mercatino di Natale, anche a Borgo, già da quest’anno. Un mercatino molto caratterizzato, legato agli eventi della Grande Guerra e ad Arte Sella, così da vendere weekend turistici a metà tra arte, cultura e shopping. «Tra Roncegno Terme e i comuni della Bassa, ci sono mille posti letto che in inverno restano vuoti. Col mercatino potremmo rivitalizzare tutto il settore».