Renato Gonzo, dalla fabbrica al laboratorio «Cuoio vivo»
Dall’artigianato del rame a quello del cuoio. È la nuova frontiera che potrebbe prendere piede a Tezze e a Grigno. Ma, soprattutto, è la scommessa di Renato Gonzo, 54 anni, ex impiegato della Precompressi Valsugana. Da due anni e mezzo, da quando l’azienda di Grigno è entrata in difficoltà (ora è in mano alla Basso Precompressi di Treviso), Gonzo ha deciso di scommettere sulla sua passione per la lavorazione del cuoio. Così la crisi economica, paradossalmente, si è trasformata in una opportunità. E la perdita del posto di lavoro, compresa l’incertezza occupazionale, sono state messe in secondo piano per far nascere CuoioVivo.
«La passione per il cuoio è nata durante il periodo militare a Merano - racconta Gonzo - dove ho conosciuto alcuni artigiani bergamaschi che mi hanno insegnato i primi rudimenti. Quando sono tornato a casa avevo deciso di mettermi in proprio». Tutto era stabilito. Stava andando a Trento per iscriversi alla Camera di Commercio quando una telefonata gli ha cambiato la vita.
«Ero a Castelnuovo e mi hanno chiamato dalla Precompressi. Sono tornato a Grigno ed ho accettato il lavoro».
Per 27 anni la passione per il cuoio l’ha messa da parte, continuando a lavorarlo per hobby e passione. Arriva la cassa integrazione, poi la mobilità. E la decisione di reinventarsi in lavoro. Oggi vende tutti i suoi oggetti con l’e-commerce, internet gli permette di raggiungere molti clienti. Ma Gonzo getta benzina sul fuoco. «Circa un anno fa ho iniziato a comprare il materiale per dare vita all’oggettistica che oggi tutti possono visionare collegandosi al sito www.cuoiovivo.it». Ce n’è davvero per tutti i gusti, oggetti di moda o di uso quotidiano (borse, accessori, oggetti d’arredo) e pensati per l’integrazione con un qualcosa di diverso (portabottiglie, oggetti ornamentali).
Artigianato artistico che nasce dal basso, dalla passione. Tanti lavori Renato Gonzo li fa anche su misura. «I miei prodotti nascono prima nella mia testa e poi, lavorando anche 13-14 ore al giorno, dando spazio alla manualità, alla creatività ed all’originalità». Sono oggetti e opere che trasmettono una emozione, una storia. «C’è la storia dell’artigiano e la voglia di fare qualcosa di diverso da un semplice prodotto. Ai clienti vogliamo dare qualcosa di unico, lavorato interamente a mano e con cura, che un valore oltre a quello meramente materiale».
Un marchio di fabbrica della «Cuoio Vivo» sono le cuciture intrecciate a mano, si trovano su tutti i prodotti che escono dal laboratorio di Tezze. In questa avventura Renato Gonzo ha investito tempo e denaro. «Ci ho messo tutta la mia “mobilità” - confessa - rimettendomi in gioco e reinventandomi un lavoro che avrei potuto fare, se non ci fosse stata quella telefonata, quasi trent’anni fa».
Dal 1° al 3 maggio Gonzo sarà presente, con un proprio stand, all’Expo Valsugana Lagorai che è in programma al Palalevico. Sarà una occasione per toccare con mano i suoi prodotti in cuoio. Ieri erano una passione, da due anni e mezzo sono diventati il suo futuro, il suo nuovo lavoro. «A Grigno e Tezze, in passato, c’erano tanti artigiani del rame. Oggi ce ne sono ben pochi. Mi piacerebbe recuperare molti stampi, a suo tempo utilizzati nelle diverse botteghe del paese e delle frazioni, che potrei recuperare per ampliare la vasta gamma dei miei prodotti».