«Dal cassettone della bisnonna». La mostra sulla biancheria intima
Curiosa esposizione sabato prossimo nella sede dell'Ecomuseo del Vanoi a Canal San Bovo
Sabato 4 luglio alle 18 nella sede dell'Ecomuseo del Vanoi a Canal San Bovo si inaugura la mostra «Dal cassettone della bisnonna». Si tratta di una collezione particolare di biancheria preziosa, che, dove è stata presentata, ha riscosso un corale gradimento. In visione, la biancheria intima femminile di un tempo, tutta pizzi e crinoline, con una varietà indicibile di canotte, mutandoni, camicie da notte, rigorosamente bianche, sicuramente castigate. Si riscopre così che slip e reggiseni push up sono indumenti recenti, che mutande deriva dal latino medievale «mutare», vale a dire «da cambiare», e che, comunque, la biancheria intima era un lusso, più che una consuetudine e serviva più a coprire che valorizzare il corpo femminile, benché quel vedo e non vedo di pizzi, ricami ad intaglio, incassi di reti e filet fosse indubbiamente sensuale.
E' una mostra affascinante perché, oltre a riportare alla memoria un intimo che oggi come oggi pare insopportabile e costrittivo da usare, racconta comunque un'evoluzione culturale e di gusto, nonché molto evoca del rapporto tra uomo e donna nell'intimità. Degno di nota è pure come l'Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, organizzatrice della mostra che è visitabile tutti i lunedì e mercoledì di luglio agosto, ha collezionato i capi: dalla raccolta di lenzuola per confezionare negli ultimi vent'anni migliaia di bende per aiutare i malati di lebbra, a sorpresa, spesso emergevano articoli di biancheria intima antica e preziosa che sono stati gelosamente custoditi. L'iniziativa si arricchisce con la collaborazione delle esperte del gruppo locale del Filò di Ricamo dell'Ecomuseo del Vanoi.