Acsm e Primiero Energia, Cda da rifare per elezioni
L’ex sindaco di Fiera di Primiero Daniele Depaoli ha ufficializzato la propria candidatura a sindaco del nuovo comune Primiero - S. Martino di Castrozza. A sostenerlo saranno tre liste e 54 candidati: la prima lista raccoglierà una decina di amministratori dei comuni che si sono fusi e hanno creduto in questo percorso, la seconda punterà sui giovani e su chi, a livello popolare, ha lavorato per l’unione e la terza sulle categorie impenditoriali, ossia albergatori, commercianti e artigiani.
Tra i nomi dei papabili (ormai certi) circolano quelli della ex vicesindaca e dell’assessore di Fiera Francesca Franceschi e Manuel Simoni, dell’ex assessore di Tonadico Paolo Iagher, degli assessori di Transacqua Cecilia Simion e Umberto Meneguz, del presidente del Parco Paneveggio-Pale S. Martino, Giacobbe Zortea. A guidare la lista Giovani dovrebbe esserci invece l’ex vicesindaco di Transacqua Nicolò Simoni e tra i nomi di questo elenco si fanno quelli del farmacista di Fiera Damiano Trotter come degli ex consiglieri di Transacqua Manuela Scalet e Marco Bettega (candidati nel 2014 con Roberto Pradel). Nella terza lista a sostegno di Depaoli, l’armata degli imprenditori dovrebbe includere poi Massimo Debertolis, Antonella Brunet, Andrea Toffol, Roberta Secco e molti altri volti noti.
Ma a destare l’attenzione in questo terzo elenco è soprattutto il nome dell’albergatore Paolo Secco, presidente di Acsm spa: la «cassaforte» del Primiero si appresta dunque a cambiare guida. E la svolta sarà radicale. Infatti, Daniele Depaoli ha già rassegnato le dimissioni da vicepresidente dell’Acsm e prima del deposito della candidatura si dimetterà anche dalla carica di presidente di Primiero Energia spa, società controllata da Acsm. Sia Depaoli sia Secco sarebbero ineleggibili se restassero nel Cda di Acsm, di cui il nuovo Comune detiene il 52% del capitale sociale: dunque, le dimissioni devono essere antecedenti alle candidature. D’altra parte, il consiglio di amministrazione di Acsm spa è in proroga dal 2014 e i patti ne prevedono il rinnovo proprio dopo le elezioni comunali. A giorni si capirà meglio chi potrebbe guidare le due società.
Intanto, per quanto riguarda la sua candidatura, l’ingegnere 48enne spiega che «il 7 giugno 2015 parte della valle di Primiero ha deciso di svoltare e di cambiare marcia», dicendo sì alla fusione. È da qui che nasce il disegno di una coalizione a matrice unitaria per amministrare il nuovo Comune: «Una coalizione formata da tre liste che appoggiano convintamente un unico candidato sindaco, coese e unite per iniziare a trarre i frutti che la fusione potrà portare, in termini soprattutto di razionalizzazione delle scelte che il nostro territorio si sta trovando a fare in questi anni difficili, dalla viabilità agli impianti di risalita, dalla sicurezza sul territorio alle piste ciclabili, dall’urbanistica allo sviluppo turistico».
Per Depaoli, «purtroppo, è finito il tempo dei libri dei sogni e del cappello in mano verso mamma Provincia. Da adesso in poi ogni territorio dovrà dimostrare di saper camminare sulle proprie gambe, di avere una sana progettualità, almeno a medio termine, sostenibile e sostenuta dallo stesso territorio».