Acsm, buon bilancio nonostante la siccità
È stato presentato all’assemblea dei soci il bilancio sociale 2015 del gruppo ACSM spa. Il presidente, Ferdinando Orler, nella presentazione spiega che l’anno si è concluso con risultati positivi, nonostante il perdurare della difficile situazione economica.
In particolare, il drastico calo del valore di mercato dell’energia ha un fortissimo effetto negativo sulla redditività del gruppo.
A causa della scarsità di precipitazioni, l’anno ha registrato una produzione inferiore alla media storica e nettamente più bassa del seppur eccezionale precedente anno 2014 (-38,10%). Rimane pertanto alta l’attenzione sulla criticità futura, quando nel 2020 scadranno le concessioni idroelettriche.
Tra le novità, ad inizio 2016 è stata costituita la società Azienda Reti Elettriche S.r.l. con il sindaco di Imèr Gianni Bellotto quale amministratore unico.
La sua costituzione si è resa necessaria per adempiere alle normative antitrust.
Nel corso del 2015, inoltre, sono iniziati i lavori di costruzione della nuova centrale di fondo diga di Val Schener ed è entrata in funzione la nuova centralina sull’acquedotto Bellefior nel Comune di Canal San Bovo.
Ciò che sta attualmente destando preoccupazione è il drastico e costante calo del prezzo di vendita dell’energia elettrica al mercato, confermato anche nel 2015 che ha di fatto dimezzato i valori raggiunti dal Gruppo nel biennio 2010-2011. Nonostante ciò, il 2015 ha segnato un punto di svolta vedendo arrestato il trend di continua diminuzione. La crescita, seppure di lieve entità (circa il 3,74%), porta buone speranze. Su tutti, spiccano i valori positivi di San Martino, che aumenta del 9,53% il consumo elettrico rispetto al 2014 e Predazzo (5,14).
Anche la produzione e vendita di energia termica ottenuta dalla combustione di biomassa legnosa vede un incremento: +4% rispetto al 2014.
I vertici di Acsm tengono a smorzare le voci negative nei confronti del teleriscaldamento, sottolineando che la percentuale di biomassa reperita a livello locale è in costante crescita e nel 2015 è il 55% del fabbisogno complessivo. La restante parte viene da un massimo di 70 km. Il costo annuo per l’approvvigionamento del cippato è di circa un milione seicento mila euro, di questi circa 860 mila sono riconosciuti a ditte con sede nel Primiero-Vanoi.
Il bilancio consolidato vede un fatturato (valore della produzione) di euro 47.162.237 (di cui 44.811.908 come ricavi delle vendite e delle prestazioni); un patrimonio netto di euro 80.236.497 (di cui 19.568.374 di terzi); un utile di esercizio pari euro 2.446.842 (8.205.064 nel 2014) di cui utile dell’esercizio di competenza
ACSM S.p.A. pari a 1.854.675 euro e un valore aggiunto generato dal gruppo di 15.375.514 euro (24.784.200 nel 2014).
Il gruppo Acsm dà lavoro a 78 dipendenti e si stima che l’indotto generato sia ad oltre 26 mila 600 euro. Di questi, quasi 57 mila vanno a sponsorizzazioni e sovvenzioni.