Amnu, calotte per la plastica La discussione continua
Molti cittadini faticano a digerire la decisione dell'Amnu, suffragata dai Comuni, di sostituire i cassonetti per la raccolta stradale della plastica, introducendo il nuovo sistema a pagamento: ora per poter introdurre i materiali (comprese lattine e contenitori in poliaccoppiato) è necessario dotarsi di chiavetta nominativa con microchip (distribuita nei Crm) che serve ad aprire le nuove "campane" munite di calotta chiusa. Per ogni svuotamento vengono addebitati all'utente 15 centesimi (resta gratis il conferimento al Crm).
La spiegazione fornita dall'azienda fa riferimento ai costi derivanti dalle impurità presenti nella plastica raccolta in questi anni, una scarsa qualità dei materiali raccolti che si tradurrebbe, a valle del processo, in un costo di 130 mila euro annui da coprire tramite aggravi in bolletta.
Per molti, tuttavia, resta difficile comprendere quale sarebbe il nesso causale tra la calotta a pagamento e minori impurità nei materiali inseriti.
La spiegazione fornita dall'azienda fa riferimento ai costi derivanti dalle impurità presenti nella plastica raccolta in questi anni, una scarsa qualità dei materiali raccolti che si tradurrebbe, a valle del processo, in un costo di 130 mila euro annui da coprire tramite aggravi in bolletta.
Per molti, tuttavia, resta difficile comprendere quale sarebbe il nesso causale tra la calotta a pagamento e minori impurità nei materiali inseriti.
Fatto sta che il contestato sistema a chiavetta, abbinato alla centralizzazione nel Crm, ora diventa operativo con il posizionamento - nei giorni scorsi - di contenitori nuovi di zecca, malgrado le critiche sollevate da alcuni nei consigli comunali e malgrado qualche iniziativa politica di cittadini contrari ma rimasti inascoltati.
Resta invece un miraggio, in Valsugana, la raccolta differenziata spinta, porta a porta, che caratterizza invece buona parte degli ambiti non solo del Trentino ma di larghe parti d'Italia, perché è riconosciuta come il sistema più efficiente per migliorare la qualità del riciclo (il rapporto diretto tra operatori e utenti, nel porta a porta, fra l'altro, assicura anche la possibilità di verificare e correggere eventuali comportamenti insufficienti o sbagliati).
L'arrivo delle calotte più che favorire la differenziata di qualità pare stia per ora creando qualche disagio, come testimonia questa foto scattata a Levico, nei pressi del cimitero: sacchetti di plastica da riciclare abbandonati attorno al cassonetto azzurro.
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