«La mia ricetta per la sicurezza»
Messa in sicurezza dei 20 chilometri mancanti della SS 47 con la doppia corsia ed il guardrail, realizzazione e completamento della Valdastico, pedaggio selettivo sulla SS 47.
E’ la ricetta che il sindaco di Borgo Fabio Dalledonne mette a disposizione della comunità valsuganotta, dei politici e degli amministratori locali e provinciali per risolvere i grossi nodi viabilistici della Valsugana.
Come nel suo stile a precisa domanda altrettanta precisa risposta.
«Le mie personali idee sulla SS47 e la ferrovia sono note da tempo, è un punto di vista che però, soprattutto in merito alla proposta del pedaggio selettivo, purtroppo nessuno ascolta.
Quando non capisco una cosa - incalza il primo cittadino - sono abituato a chiedere. Bene, vorrei tanto che qualche politico trentino, sicuramente più illuminato di me, mi spieghi bene cosa significa corridoio strategico».
Con questo termine, infatti, viene definita la Valsugana nel Piano Urbanistico Provinciale.
«Al di là del fatto che strategico è un termine che si presta a molti campi, soprattutto a quello militare - rincara la dose Fabio Dalledonne - vorrei meglio comprenderne il significato che i nostri politici gli hanno assegnato, alla luce delle decisioni emergenziali assunte come il provvedimento dei 50 chilometri all’ora ed il divieto di sorpasso. Se penso che nei mesi scorsi, o forse anche più in là, qualcuno in Provincia ipotizzava la realizzazione di una serie di rotatorie per frenare il traffico proveniente dal Veneto!».
Nel letto del Brenta, oramai da tempo, c’è poca acqua ma Dalledonne è davvero un fiume in piena. «Cari politici, leggete i libri di storia! Di qua sono passati Romani ed invasioni barbariche, l’esercito di Napoleone e un gran bel pezzo di Prima Guerra Mondiale! Questa è una strada di transito, tra le primi dieci in Italia per volumi di traffico e croci! Che cosa aspettate a darci qualche vero e concreto segnale? La prossima campagna elettorale, tanto per tirare avanti poi altri cinque anni?». Esattamente tre anni fa era stata definitivamente «cassata» la variante del Tesino e quella di Telve. «Ci avevano, però, dato il contentino di 3,5 milioni di euro per il potenziamento e messa in sicurezza della retta di Ospedaletto. Gli anni sono passati, le attese sono rimaste vane ed intanto il traffico aumenta e l’aumento è esponenziale se lo confrontiamo con le non scelte governative su altri sistemi di trasporto».
Più traffico, maggior rischio di incidenti, come accaduto nelle ultime settimane.
«Vorrei sbagliare anche stavolta - conclude il sindaco di Borgo - ne sarei felice, ma credo che le 4 corsie resteranno un sogno e l’elettrificazione ed il raddoppio della ferrovia...utopia. Buoni si, ma fessi no!»