Piscina di Levico, cambia la gestione
La colonia montana di Vezzena non è l’unica struttura del Comune di Levico ad aver bisogno di un nuovo gestore; a questa si aggiunge anche la Piscina comunale, con annesso bar e palestra, che si trova a pochi metri dal centro storico in piazza Dalla Chiesa.
Scaduta la gestione con l’attuale società, la Rari Nantes Valsugana, l’amministrazione ha però deciso di intraprendere una nuova strada, diversa dal normale bando per l’aggiudicazione della struttura per un numero determinato di anni, strumento che è stato utilizzato fino ad ora: si tratta del partenariato pubblico-privato, differente sotto molti aspetti dall’affidamento diretto per tre o sei anni.
«Con questo tipo di accordo il Comune mette sul mercato lo stabile e permette non solo di selezionare l’offerta più vantaggiosa, ma soprattutto di capire le prospettive future che i partecipanti offrono per lo stabilimento» ha detto l’assessore competente Werner Acler: «Chi manifesterà interesse non dovrà fare solo un buon progetto di gestione, ma anche di investimento con la realizzazione di opere strutturali. Inizialmente si era pensata la modalità del project financing, ma la normativa europea non dà la possibilità di partecipare alla gara all’attuale gestore del compendio e, visto il buon lavoro fatto negli anni, ci sembrava scorretto».
I proponenti presenteranno le manifestazioni d’interesse corredate da business plan, da cui in una fase successiva i tecnici estrapoleranno tutti gli elementi migliori per sintetizzarli all’interno del reale bando, a cui potrà partecipare chi aveva portato i suoi progetti all’attenzione della commissione nella prima fase.
Proprio questa si sta svolgendo in questi giorni e la finestra per presentare un buon piano d’investimento sulla struttura scadrà il 24 novembre; il canone annuo e la durata del contratto di gestione saranno decisi sulla base di quanto emergerà dalle proposte, considerato che chi prenderà in carico la gestione e conduzione tecnica del Centro natatorio di Levico Terme, della palestra e delle aree pertinenziali avrà diritto al pieno sfruttamento economico della struttura con la programmazione e gestione delle attività agonistico-sportive, didattico-sportive e ludiche nonché la gestione del bar interno.
Proprio l’obbiettivo della miglior gestione possibile ha portato l’amministrazione a preferire al normale bando ad affidamento diretto questa modalità di concessione che «è la garanzia di trovare un partner affidabile che possa sfruttare al meglio tutto il compendio, con una pianificazione programmata su lungo periodo e che garantisca stabilità al servizio e possibilità di investimenti nella struttura», ha concluso Acler.