Primiero-Vanoi, nuova sede degli artigiani
Gli artigiani del Primiero-Vanoi hanno la nuova sede che si è spostata dal centro di Fiera, nell’edificio dell’ex municipio di Siror, nella piazzetta di Via Asilo. «In controtendenza verso il normale accentramento, abbiamo scommesso assieme all’amministrazione comunale in cambio di spazi più adeguati alle nostre esigenze, di maggior tranquillità e di un contributo a mantenere l’abitato di Siror attivo», è il commento del presidente Nicola Svaizer (foto) che ha risposto alle nostre domande.
«I dati che vediamo in associazione non sono confortanti e se letti in modo sterile non ci danno l’idea di una crisi passata. Il 2017 si chiude con diverse aziende artigiane storiche che fanno fatica a tenere il passo o che addirittura hanno chiuso e nessuna nuova attività avviata. Altro dato che fa riflettere sono gli artigiani che chiudono l’azienda perché vanno in pensione decidendo di non lavorare più. Cose che lette in modo asettico farebbe dire “Non c’è più lavoro la crisi non è passata!”».
E invece?
«Agli occhi dei pessimisti è un chiaro e lampante segnale che la crisi è ancora presente, io li interpreto invece come la difficoltà di una imprenditoria a lasciare un sistema storico e collaudato».
E per gli ottimisti?
«Per chi invece ha capito il nuovo paradigma del mercato, la crisi non è terminata perché non è mai iniziata. Abbiamo molti esempi in Primiero e in Vanoi e a quelli dobbiamo guardare. Aziende che hanno saputo adeguare il loro modo di lavorare, la loro organizzazione, hanno saputo difendere la propria qualità e autenticità personale, che hanno varcato i confini della piccola vallata per far conoscere l’artigianato primierotto e hanno avuto successo. Aziende che si sono reinventate trovando profitti su nuove lavorazioni o nuove tipologie di servizi».
Quali sono i sentori positivi e cosa merita attuare per un maggiore sviluppo economico primierotto?
«L’attività messa in campo negli ultimi anni ritrovando unità tra i comparti economici nel rilancio del turismo secondo me è la principale novità positiva. “Imprese e territorio Srl” vede la partecipazione alla compagine sociale di oltre 100 aziende artigiane. Questo dato fa capire che il comparto crede nel turismo».
Auspici per il futuro?
«Una maggior collaborazione tra le categorie economiche e maggiore scambio di informazione con gli enti pubblici. Non esiste futuro comune se non sappiamo gli uni le esigenze e le intenzioni degli altri».
Gli associati sono 306, secondo più piccolo territorio del Trentino per numero di associati, ma il primo come percentuale di adesione.