La cavalla ha due gemellini Parto eccezionale di Mezzacosta
Sono ancora emozionati, Eleonora Cemin e Stefano Mott, i due giovani allevatori che qualche giorno fa hanno assistito al lieto evento a Le Vale, l’azienda agricola e agritur sui prati di mezzacosta alle pendici del Monte Padella, sopra Transacqua: la loro cavalla Netz (si legge Naz) ha partorito due puledri, un maschio e una femmina, vivi, vispi e con tanta voglia di bere il latte della loro mamma. Ed è il veterinario Giovanni Battista Turra a spiegare che si tratta di un evento eccezionale: «Che io ricordi - e la sa lunga, essendo ormai in pensione - non è mai capitato a Primiero. Nei rari parti gemellari, la norma è che i puledri non sopravvivano e può pure capitare che la cavalla muoia di parto».
Netz ha cominciato il travaglio alle 4,30 di lunedì mattina ed alle sei ha dato alla luce un puledro di 50 chili e una puledra più piccolina.
«La mamma era un po’ fiacca post partum - ci raccontano i due -, ma si è ripresa subito benissimo. È molto forte, per fortuna, anche perché deve allattare due puledri scalpitanti anziché solo uno e continuerà sicuramente per i prossimi sei mesi, probabilmente fino all’anno. Al momento l’abbiamo portata in valle, a Siror, ma presto tornerà a casa assieme ai suoi piccoli».
Netz di eccezionale ha anche l’età: ha già infatti otto anni ed è al suo primo parto. Eleonora e Stefano le vogliono un gran bene. Quando gli chiediamo quale sia secondo loro il segreto di tanta vigoria, ci rispondono che è stata allevata con tante coccole, assieme all’altra cavalla di Eleonora, Jenny. Per il resto, conduce una vita del tutto salutare: si ciba di erba fresca in estate e di fieno in inverno. Vive in un’incantevole conca naturale dove sorge l’Agritur Le Vale della famiglia Simoni, assieme a vacche, manze, vitelli, pecore con gli agnellini, capre con i capretti, conigli, galli, galline, maiali, tacchini, oche, anatroccoli e animali d’affezione come i gatti e i cani. Un’allegra fattoria, si potrebbe dire. Vecchia no di certo, perché Stefano, figlio del Toni delle Vale e di Martina Simoni, ha 22 anni e Eleonora 21.
Si sono conosciuti quando frequentavano la scuola di agraria a Vellai dove si sono diplomati e condividono un profondo amore per la terra e per gli animali che da oltre mezzo secolo caratterizza l’azienda agricola della famiglia di lui, che gli ha saputo trasmettere la passione per un lavoro che non conosce né soste né orari, dipendendo in toto dalle esigenze degli animali: «Fin da piccolo ho sempre saputo che avrei seguito le orme dei nonni e dei miei genitori. Poi ho conosciuto Eleonora, con la mia stessa passione».
Il coronamento di un sogno. Ed infatti lei conferma tutto, ma ci tiene a sottolineare: «L’idea di condividere questo nostro fiocco rosa e azzurro con i lettori de L’Adige non è mia, non vorrei che si pensasse che cerchiamo pubblicità. Ma il veterinario ha insistito sull’eccezionalità dell’evento, tanto che abbiamo voluto darne notizia».